I gravi guai vengono da fuori
«L'immagine di Baghdad che rimane impressa negli occhi è straordinariamente contraddittoria. La sera giri per le strade e vedi uno scintillare di luci, negozi pieni di articoli inimmaginabili solo sei mesi fa. I soldi hanno ripreso a girare, sono state comprate un milione di automobili, non vedi più le carrette del primo dopoguerra. Ovunque cellulari, antenne paraboliche: la modernità. Pare di essere in una città del Kuwait, o degli Emirati. Poi, la mattina, l'attentato, l'autobomba, i corpi straziati dei morti e dei feriti… ma rapidamente impari a leggere una logica anche in queste scene, a capire l’indebolimento politico dei terroristi dal mutare dei loro obiettivi». Il generale Cabigiosu, di ritorno da Baghdad, spiega i progressi economici, politici e militari del paese. I gravi guai vengono da fuori. Leggi tutto
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