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Monday, July 02, 2007

Quelli che l'archivio non lo ignorano

Uno che l'archivio di Radio Radicale non lo ignora, proprio perché sa bene che di temi come le pensioni, le tasse e la spesa pubblica i radicali si occupano da anni, e in senso liberale - anzi, come ho ricordato nel mio intervento all'ultimo Comitato, «il problema non è mai stato il "cosa", non è mai stato quello di inventarsi temi nuovi, in un partito che le riforme di cui il paese ha bisogno ce le ha scritte nella sua storia da decenni», ma il *come* si sta nella maggioranza - ebbene, uno che tutto questo non lo ignora pretende anche che tali temi siano qualificanti il profilo dei radicali adesso che sono al governo, assunti come priorità della loro azione e discriminanti nei rapporti con Prodi. Nell'ultimo anno non lo sono stati, nonostante a tutti quei fronti - pensioni, tasse, spesa pubblica - l'Esecutivo abbia imposto un pericoloso arretramento.

Un altro che l'archivio evidentemente non lo ignora, ha tirato fuori, mettendola a disposizione del forum di Radicali.it, una versione di Rita Bernardini di non molto tempo fa: Guardare (e ascoltare) per credere.

9 comments:

Anonymous said...

Per rendere un tema qualificante per i radicali, tu cosa hai fatto? Nulla.
Altri hanno "qualificato" con il tema altre iniziative - per alcuni lodevolissime - ma al di fuori del PR, al massimo invitando i radicali a tavola e solo ad iniziativa presa.

Insomma un po' come fanno quelli di Bertinoro che prima, dall'"archivio" radicale, prendono l'idea della RnP e poi provano a farne la brutta copia, magari invitando pure i radicali.

Per decenni questo genere di colpi bassi ha fatto la fine che ha fatto; al massimo rimanendo solo una lunga trafila di comunicati e post.

JimMomo said...

Be', ognuno fa quel che può, secondo le sue capacità e secondo la posizione che ha/gli viene conferita. Spero tu non pretenda da uno come me che possa esercitare l'influenza di un segretario di partito o di un ministro. Spero che qualche semino questo blog, i miei articoli, e miei interventi, lo abbiano gettato.

A chiedere conto del tempo altrui si rischia di dover rendere conto del proprio. E io, caro Valerio, sarò sfortunato, ma sono anni che non ti vedo a congressi/comitati e non ricordo un tuo intervento.

P.S. noto con piacere che, anche se ti ci è voluto questo post di chiarimento, per lo meno ora non insisti con la tua obiezione ("Dire che i radicali si occupino da una settimana di pensioni, tasse e spesa pubblica è dire in palese malafede"), ma sposti il discorso su altro.

saluti

Anonymous said...

"A chiedere conto del tempo altrui si rischia di dover rendere conto del proprio."
Come è vero!

Questa Rita non sembra la stessa di oggi, ma ci ha abituati ai suoi "adeguamenti" Io non dimentico il suo allontanamento dalla RS per ordine di Pannella, eppure appena chiamata, ha risposto "Presente!"

Anonymous said...

Infatti io non sono intervenuto nei comitati, ma ho cercato di "qualificare" i radicali con la militanza in alcuni degli ambiti di attività della galassia radicale. Quelli che più mi interessavano, quelli per cui potevo forse essere più utile. Ho cercato di militare per quel che ho potuto, senza fare pagelle.

Chi ogni giorno fa le pagelle, chi scrive sui blog che i radicali non si occupano di pensioni o di questioni economiche - lo ripeto - è solo in malafede, a maggior ragione se per anni non ha fatto NULLA (oltre che seminare post, si intende, o srbodolare pagelle in sede di comutato).

JimMomo said...

Buon per te Valerio, ognuno "milita" secondo quello che ha da dare. Qui quello che vuole dare pagelle del buon militante sei tu.

Anonymous said...

beh, vedo che glissi alla grande di frontew ad alcuni fatti o meglio non-fatti.

Io credo che le iniziative in campo economico, in cui io personalmente non mi sono impegnato, abbiano bisogno di iniziativa individuale, ricerca e militanza. Io non son nessuno, ma da alcuni membri di comitato e direzione ci possiamo - o ci saremmo potuti aspettare - di più, non credi?

Tu, per esempio, cosa hai fatto, cosa pensi farai?

Io ci conto a che qualcuno dia una mano a quanti si impegnano nel PR in queste materie, magari fondando PURE associazioni tematiche, comitati, network (se è il termine che conta) radicali.

JimMomo said...

Caro Valerio, chi glissa sei tu. Questo dibattito nasce da una tua obiezione totalmente errata a un mio post.

Sono contrario a una associazione tematica sulle questioni economiche. Di associazioni ce ne sono già troppe e Radicali italiani rischia di diventare una scatola vuota. Un partito può delegare a un associazione un tema con il divorzio breve, ma non la politica economica. E' ridicolo.

Per quanto riguarda il mio apporto su tali questioni, non si contano analisi e proposte, in articoli per NR e interventi nelle riunioni ufficiali.

L'unico deputato che ha cercato di risvegliare l'attenzione del partito su tali questioni è stato accusato di denigrare compagni e governo. Quindi, de che stai a parlà? Torniamo esattamente al punto che avevo denunciato.

Anonymous said...

E' davvero incredibile che quelle parole siano state pronunciate, o meglio è incredibile che si pronuncino le parole di oggi. Grazie per la segnalazione

Anonymous said...

http://www.radioradicale.it/scheda/209304/assemblea-dellassociazione-radicale-andrea-tamburi.

ma cosa dice la Bernardini nel suo ultimo intervento! "Il parlamentare non deve rispondere al partito e addirittura non deve rispondere nemmeno al gruppo"..e poi ancora..."Io vedo per Daniele la futura leadership no di radicali italiani ma la futura leadership dell'Italia: io vedo che Daniele potrà essere in grado di governare da Presidente del Consiglio questo paese"...e altro