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Thursday, August 06, 2009

Il "sussidio occulto"

A proposito di salari differenziati, oggi Alberto Alesina, sul Sole 24 Ore, mette il dito nella piaga, sollevando la questione del pubblico impiego. L'idea di legare i salari ai diversi livelli del costo della vita fra Sud e Nord, avanzata da alcuni membri del governo, è «ottima e allo stesso tempo risponde a criteri di razionalità economica e di giustizia». Una insegnante a Milano e a Caserta, osserva Alesina, è pagata allo stesso modo. «Come si può pensare che sia giusto così?». E a questo «si aggiunge il fatto che il pubblico impiego al Sud, in proporzione alla popolazione o a qualsiasi altro indicatore (necessità geografiche, reddito medio) è molto più alto che al Nord. Quindi nel Mezzogiorno i dipendenti pubblici sono molti e pagati meglio in termini reali, visto che i salari nominali sono uguali a quelli del Nord».

Secondo Alesina, che cita una sua simulazione di qualche anno fa, «la spesa per i salari pubblici al Sud era del 30-50 per cento più alta di quella ipotetica calcolata con criteri di uguaglianza nei confronti del Nord, sia in termini di tasso occupazionale sia di livello di salari reali. Insomma, fino a metà della spesa per il pubblico impiego al Sud la si poteva considerare un sussidio occulto». «Si può sicuramente discutere - concede Alesina - se sia giusto che il Nord, più ricco, regali risorse al Sud. Ma il punto è quale sia il modo migliore di farlo, per evitare incentivi perversi che finiscano per ostacolare lo sviluppo dei Mezzogiorno stesso».

E «garantire un pubblico impiego remunerato (in termini reali) più al Sud che al Nord è un metodo sbagliato». E' ovvio infatti che rispetto a un lavoro nel settore privato, un residente nel Sud preferisca l'impiego pubblico, fra l'altro a vita e senza alcun rischio. «Ecco allora un minore interesse per il lavoro nel settore privato, difficoltà per gli imprenditori a trovare forza lavoro per la concorrenza del posto statale, e forte domanda di occupazione pubblica che si traduce poi in pressioni politiche in quel senso. E il circolo vizioso continua».

Le reazioni dei sindacati e del Pd avranno un sicuro effetto politico: «Un'alzata di scudi non farà che peggiorare ancora il loro risultato elettorale al Nord con probabili ulteriori perdite di voti verso la Lega». Per quanto riguarda il governo, «il cosiddetto partito del Sud sicuramente insorgerà, ma è auspicabile che forte della sua maggioranza prenda in considerazione la proposta».

1 comment:

Anonymous said...

Perché a lei e ad Alesina sembra che l'insegnante sia un lavoro sicuro? Veramente anche un insegnante del sud rischia il posto di lavoro, ma che in mondo vivete? Oltretutto non lo rischia per logiche legate alla meritocrazia, ma per meccanismi burocratici legati a graduatorie e a liste d'attesa astruse e incomprensibili, l'isegnante vive in balia di un'entità statale che decide quando e come assumerlo di ruolo o trasferirlo. Lei dimostra una volta di più che vive per slogan e frasi fatte ma ha davvero una scarsa conoscenza di ciò che parla, le suggerisco meno internet e più vita reale.