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Monday, August 17, 2009

Roma più cara di Milano

Il capoluogo lombardo è al 26esimo posto su 32 metropoli europee, Roma al 21esimo. E' quanto emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati dell'Economist intelligence unit. Ne avevo avuto l'impressione le poche volte che sono salito a Milano in questi ultimi anni. Roma inoltre risulta la quinta città europea ad aver avuto la maggior crescita dei prezzi dall'introduzione dell'euro a oggi. E' Oslo la città più cara d'Europa, mentre Londra è in testa per gli affitti e Milano per l'abbigliamento.

Più convenienti del capoluogo lombardo solo Atene (indice: 99), Lisbona (96), Dusserldorf (93), e tre città dell'Est: Bucarest (86), Budapest (78) e Sofia (67). Roma al 21esimo posto (107). Tra le singole voci, poi, non sorprende che Milano sia la città meno cara in assoluto per il costo degli alcolici. E' invece al 27esimo posto per il costo delle utilities (prima Vienna con 210; ultima Praga con 63); al 25esimo per gli articoli per la casa (prima Oslo con 250; ultima Sofia con 63); al 24esimo per gli alimentari (prima Copenaghen con 155; ultime Budapest e Sofia con 66); al 21esimo posto per gli affitti (prima Londra con 404; ultima Sofia con 51); al 21esimo per la cura personale (prima Copenaghen con 146; ultima Sofia con 55).

Milano sale tra le 20 città più care per i divertimenti (al 19esimo posto: prima Oslo con 136; ultima Sofia con 65), per il costo del tabacco (al 16esimo posto; prima Oslo con 225; ultima Budapest con 51) e per i trasporti (al 15esimo posto; prima Oslo con 165; ultima Sofia con 61). Mentre è nella top-ten delle città europee più care per quanto riguarda l'abbigliamento: al quinto posto in assoluto (città più cara Francoforte con 110; città più conveniente Manchester con 41). Nota: sono stato a Francoforte lo scorso inverno e c'erano ottimi affari.

Per quanto riguarda l'aumento dei prezzi dopo l'introduzione dell'euro, qualcosa di cui ci eravamo accorti anche nel nostro piccolo: è Roma ad aver registrato gli aumenti più vertiginosi. Tra il 2002 e il 2008 i prezzi sono aumentati del 27,6% per l'agroalimentare, del 24,8% per gli alcolici, del 49,3% per gli articoli per la casa, del 28,3% per i prodotti per la cura personale, del 39,1% per il settore del tabacco, del 31,8% per le utilities, del 5,2% per l'abbigliamento, del 13,7% per il divertimento, del 30,2% per i trasporti, del 29,4% per gli affitti (all'ottavo posto di questa classifica, mentre Milano è al 16esimo, con un +23,5%).

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