Sono così impastati di tabù e politically correct che quando trovano uno che si esprime con schiettezza, credono d'aver trovato un animale raro. Molte cose dette da Matteo Lazzaro hanno con sé la forza della ragionevolezza e sono ampiamente condivise da milioni persone, come la sua voglia di "Stati Uniti". Tanto è il disgusto per il presente, tuttavia, da influenzare negativamente, fin troppo, la sua lettura del passato. Ed è proprio la parte storica nel ragionamento di Lazzaro a non reggere, perché frutto, come ha scritto Galli Della Loggia, del «disastro educativo prodotto negli ultimi decenni nelle nostre scuole» da manuali e insegnanti «convinti di contribuire in questo modo alle fortune del progressismo "democratico" anziché, come invece è accaduto, a quelle di un autentico nichilismo storiografico».
Ecco, in questi giorni in cui la politica, complice il presidente Napolitano, ha trovato il modo di aprire l'ennesima sterile polemica sui festeggiamenti per l'Unità d'Italia, sarebbe invece il caso di trarre qualche lezione da questo dibattito e ripensare al modo in cui celebrare questa ricorrenza.
1 comment:
Ma Jim, ma che palle, ancora Galli ancora col nichilismo, ancora il 68. Ancora prendersela aggratis con Napolitano, con tanti altri bersagli su piazza.
Cominci a sembrare incarognito, arrugginito.
R
Post a Comment