Pagine

Thursday, August 06, 2009

Clinton a Pyongyang, Rassicurazioni Usa a Corea del Sud e Giappone

Come volevasi dimostrare, la visita di Clinton a Pyongyang deve aver allarmato non poco Corea del Sud e Giappone, che temono di essere marginalizzati se Washington dovesse concedere alla Corea del Nord negoziati diretti sul suo programma nucleare. Sia il portavoce del Ministero degli Esteri sudcoreano che il capo segreteria del governo giapponese hanno reso noto oggi che Washington ha assicurato ai loro governi che la visita di Clinton ha avuto come unico scopo la liberazione delle due giornaliste e che l'ex presidente non ha discusso della questione nucleare con Kim Jong Il. Che le rassicurazioni siano arrivate o meno, o che siano state richieste solo successivamente, resta il fatto che i governi di Seoul e Tokyo hanno avvertito l'esigenza politica di renderle note.

Inoltre, un certo imbarazzo deve aver creato anche il fatto che insieme alle due giornaliste americane non siano stati liberati anche i cittadini sudcoreani e giapponesi nelle mani di Pyongyang, ai quali non si è fatto neanche cenno. Così i due funzionari governativi di Seoul e Tokyo hanno fatto anche sapere che durante la sua visita l'ex presidente Clinton ha esortato direttamente il leader nordcoreano Kim Jong Il a rilasciare i sudcoreani arrestati e a «fare progressi» sulla questione dei giapponesi rapiti. Anche qui, come sopra: non possiamo saperlo, ma la precisazione è emblematica di un certo imbarazzo.

La Corea del Nord trattiene dallo scorso marzo un lavoratore sudcoreano, accusato di aver denunciato il regime comunista in un distretto industriale congiunto Nord-Sud, e dalla scorsa settimana anche quattro pescatori accusati di aver varcato le sue acque territoriali. Nel 2002 il regime nordcoreano ha ammesso di aver rapito 13 cittadini giapponesi tra gli anni '70 e '80 e di averli usati per addestrare le sue spie. Cinque di loro hanno fatto ritorno in Giappone. Il regime di Pyongyang sostiene che gli altri otto sono morti, ma Tokyo chiede ulteriori indagini. E Washington ha sempre detto che a Seoul e Tokyo che il problema dei loro ostaggi non avrebbe dovuto interferire con la questione del nucleare.

No comments: