La sinistra "travagliata"/1
La questione è il coraggio dei leader
Ferruccio De Bortoli risponde sul Riformista alla lettera-appello di Cafagna, Pansa, Pasquino. Salvati. «C'è un pubblico moderato, moderno ed europeo, non visceralmente antiberlusconiano, e non romanticamente giacobino, che vorrebbe semplicemente conoscere idee, programmi e candidati di un'opposizione seria e responsabile. (...) Per valutare con il criterio razionale e il metro dell'interese comune, costi e benefici di una politica riformista». Invece, i leader del centrosinistra temono il marchio e il giudizio girotondino e massimalista sulla purezza del loro opporsi, come se semplicemnte «opporsi sia più nobile che amministrare». «La società civile non è solo un girotondo». All'ultima riunione girotonda abbiamo visto un Fassino avvilito e bastonato in cerca di indulgenza da un noto regista della benemerita società civile: non affiderei ad un uomo così il governo del mio Paese, almeno Berlusconi ha le palle. E le elezioni si vincono con-vincendo i moderati, la maggioranza silenziosa, questo lo sanno anche i bambini. emblematico, per De Bortoli, il "caso Parmalat": la sinistra ha difesto Fazio (anche Tanzi all'inizio) e non i risparmiatori derubati, alle tasche vuote ci ha pensato Tremonti. Diciamolo con franchezza, nel merito e nei metodi, i girotondini sono elitari e beceri populisti, espressione di un moralismo ossessivo che ricorda la destra cristiana americana. Coraggio leader! Rutelli ci prova qui e qui, anche qui.
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