Modello americano/1
«Come sbugiardare i corbellatori sociali, vasta e animosa categoria di divulgatori politici. Per loro la crescita americana è truccata e in realtà a star meglio è solo una minoranza di ricconi. In Europa sono socialisti, cattolici antimercato e "destrisociali", a braccetto con ulivisti immoderati in salsa varia. Perché la nostra economia è più efficiente e la nostra società più equa, di quella americana si intende. Una presunta superiorità del modello sociale europeo, si impernia sul trito luogo comune della società americana troppo diseguale». Ma cosa sono davvero i "poveri" americani? A provare a dare una risposta è uno studio della Heritage Foundation: ben 35 milioni nella fascia di reddito più bassa. Vediamo però come se la passano: «Il 46 per cento di essi è proprietario della casa in cui vive, il 73 per cento ha un'automobile, il 31 per cento ne ha 2, il 76 per cento dispone di un impianto di aria condizionata (30 anni fa era il 36 per cento in tutti gli Usa), il 99 per cento ha almeno un frigorifero, il 65 per cento la lavatrice e il 74 per cento almeno un microonde, il 97 per cento una tv a colori, il 56 ne ha "almeno 2" e il 63 ha la tv via cavo o satellitare, il 78 per cento videoregistratore e Dvd e il 25 per cento ne ha "almeno due e un impianto a grande schermo". L'abitazione ha in media 3 camere da letto e garage oltre che bagno, non risale a prima del 1967 e vale in media 86 mila dollari. Solo il 6 per cento dei 35 milioni di "poveri" vive in sovraffollamento abitativo, il 67 per cento dispone nella propria abitazione di due vani in media per componente del nucleo familiare. I 42 metri quadrati abitativi disponibili "per povero americano" (la media nazionale è più del doppio) superano i 39 in media disponibili per le "classi medie" britannica, francese e tedesca». I problemi esistono, sono nell'indebitamento familiare e la politica "compassionate" di Bush serve. Leggi tutto
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