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Wednesday, January 21, 2004

Empasse Iran
Gli iraniani vogliono un paese moderno e secolare, ma il tentativo riformista sembra essersi esaurito, privo ormai di seguito popolare. La tattica dei guardiani della rivoluzione, che hanno prima bandito dalle elezioni migliaia di candidati riformisti per poi riammetterne 200, sembra aver avuto il successo sperato: la divisione del fronte riformista e la delusione della gente (nessuno si è mosso a Teheran per difendere i candidati di Khatami esclusi). E la premio Nobel Shrin Ebadi ha esplicitamente chiesto le dimissioni del presidente Khatami, osservando che se violenza ci sarà non sarà per colpa del popolo. Con il declino dello sfogo-illusione riformista alla Khatami si aprono le porte a nuove forme di opposizione, forse più radicali, meno probabilmente violente. L'Occidente deve sostenerle senza esitazioni, con denari, parole e posizioni chiare, informazione. Il regime change va indotto, non si può rinviare. Israele e Pakistan dialogano a Roma? Lo dice oggi il Riformista.

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