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Friday, January 23, 2004

Ecco il "gran filosofo" Vattimo che si dà al varietà
Cosa pensa dell'"infibulazione soft" (qui i fatti): «Si tratterebbe di ridurre la faccenda a una piccola puntura di spillo con anestesia che salverebbe il senso rituale della cerimonia. (...) Vietare allora anche l'uso, ancora in vigore in Italia, di bucare i lobi dell'orecchio, delle bambine e non dei maschietti, per prepararli agli orecchini? E poi: se l'inviolabilità del corpo è un principio assoluto, ovviamente si dovrebbe vietare, anche agli adulti «consenzienti», ogni forma di piercing e di manipolazione estetica (il povero Cavaliere sarebbe processabile anche per questo?) del proprio corpo. Per non parlare della circoncisione, che solo con molta buona volontà si può giustificare come motivata da cogenti ragioni di igiene. Quanto al significato "maschilista" del rito, possiamo essere d'accordo, ma osserviamo solo che a portare la bambina dall'infibulatore sono le madri, le quali tengono a garantire che la figlia sia pienamente accettata nelle loro comunità. E' una barbarie? Io credo di sì, ma non mi sento di condannarla se ridotta a una funzione simbolica. Se no persino la messa, dove si mangia e beve il corpo e il sangue di Cristo, andrebbe stigmatizzata come cannibalismo».
Ma sì, continuiamo a dar credito a questi nostri intellettualoni! E complimenti a La Stampa che ospita queste opinioni sì ricche d'argomenti. Bisognerebbe rispolverare un po' di sani vaffa...

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