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Tuesday, March 16, 2004

Pagando il pizzo, il negozio è salvo?
«L'idea che modificando la politica estera ci si possa comprare l'immunità dal terrorismo è falsa. Nessun paese, Australia compresa, può permettere che la sua politica estera sia dettata da terroristi».
(John Howard, premier australiano).
Evidentemente, il presidente francese Jacques Chirac e il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, che si sono incontrati oggi in un ennesimo fastidioso pre-vertice sulla politica estera - rinfrancati dal ribaltone politico a Madrid e rialzando la testa dopo averla abbassata nei mesi scorsi di fronte ai progressi in Iraq - non la pensano così e nel ribadire considerazioni ragionevoli lanciano segnali e inquietanti stoccate a Bush. «Non si sconfiggerà il terrorismo soltanto con le armi». Bene. Vanno affrontate «le radici del male: miseria, umiliazione, ingiustizia». Giusto. Occorrono maggiori sforzi «per mettere fine ai conflitti che alimentano la collera e la frustrazione dei popoli». Bravi. Si rilanci il processo di pace in Medio Oriente e si prenda di petto quell'altra «fonte di instabilità nel mondo» che è l'Iraq (instabile, ma pur sempre meglio di prima, o no?). Per Schroeder rappresenta uno sviluppo «interessante» il preannunciato ritiro delle truppe spagnole dall'Iraq, ma sarà «una decisione sovrana» di quel Paese. Il presidente Chirac rassicura i francesi: «Il nostro paese non è a rischio», «non è nel mirino dei terroristi» e poi chiede - esattamente come Prodi - «solidarietà e il dialogo delle culture contro la violenza» (Dialogo con chi? Con i Saddam di turno?). In fin dei conti, il discorso sembra essere: noi paghiamo il pizzo, quindi il nostro negozio è salvo.

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