Pagine

Thursday, March 04, 2004

L'asso nella manica di Bush. La «Greater Middle East Initiative»
Il presidente americano George W. Bush giocherà presto una nuova carta della sua dottrina, un asso che sembra preso dal mazzo neoconservatore, ma tradotto in linguaggio multilaterale. Ha tutto l'interesse ad aprire e liberalizzare le società dei Paesi arabi per garantire la sicurezza dell'America: società libere e istituzioni democratiche non dichiarano guerre, ma fanno affari. Fin qui la nuova dottrina si è avvalsa di una nuova concezione dell'uso della forza: non si fanno distinzioni tra terroristi e Stati che li sostengono, si interviene prima che la minaccia diventi imminente, l'obiettivo è il cambio di regime. Dopo le guerre in Afghanistan e in Iraq, è giunto il momento di far partire il secondo pilastro della dottrina Bush. Il presidente e il suo segretario di Stato Colin Powell si apprestano a lanciare la Greater Middle East Initiative, uno strumento soft e "attraente", con un approccio multilaterale (si parla di «partnership» e «cooperazione», non di «unilateralismo»), per diffondere i principi liberali e democratici.
... E qui cascheranno gli asini. Quanti saranno pronti a confrontarsi con Bush su questa via pacifica all'esportazione della democrazia, senza pregiudiziali e accettando un impegno assai oneroso? Vedremo finalmente a quanti Stati occidentali e movimenti politici stanno veramente a cuore democrazia, diritti e lotta al terrorismo. Il piano, che riguarda «tutti i Paesi del mondo arabo, più Pakistan, Afghanistan, Iran, Turchia e Israele», sarà presentato al G8 dell'8-10 giugno che si terrà a Savannah, in Georgia, e prevede di coinvolgere i Paesi del G8, europei e della Nato. Bush sembra voler ristabilire un dialogo interrotto con gli alleati, vecchi e nuovi, sia quelli pro che quelli contro la guerra in Iraq. E il recupero dell'approccio multilaterale è anche strumentale alla campagna per la rielezione: Kerry attaccherà di sicuro Bush sull'isolamento dell'America. «Promuovere la democrazia non significa imporre il modello americano», assicura Powell: «Potrà funzionare soltanto se le nazioni della regione scopriranno che è nei loro interessi muoversi in questa direzione». Offerta una possibilità importante ai leader arabi, dando risposte a quanti, da dentro lo stesso mondo arabo, chiedono aiuto e riforme.
Le prime reazioni internazionali
RadioRadicale.it

No comments: