Espulsione "fascista" alla Camera dei Deputati
Il vicepresidente Fiori (An) ha interrotto e richiamato ad un «linguaggio più consono» il leghista Alessandro Cè per aver di nuovo fatto ricorso allo slogan Roma padrona-sprecona-ladrona (in particolare riferendosi ai «partiti della Roma padrona, sprecona, ladrona; le lobby») in merito alla (s)vendita degli immobili cartolarizzati degli enti. In seguito alle veementi proteste dei leghisti, Fiori ne ha espulsi due o tre. Credo che il presidente della Camera non possa interrompere un deputato sul merito di quello che sta dicendo, tantomeno se non offende personalmente nessuno dei deputati o delle cariche istituzionali, ma si limita a denunciare, pur duramente, in modo colorito, ma non volgare, le innegabili abitudini clientelari con cui spesso beni immobili degli enti vengono "venduti". E' ora di finirla di fare i finti tonti e fingere di non capire quello slogan, "Roma ladrona", e di strumentalizzarlo. Qui anche l'audiovideo.
RadioRadicale.it
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