Pagine

Sunday, March 28, 2004

Troppo comodo caro Prodi, nel suo articolo di ieri sul Corriere della Sera mostra tutto il suo cerchiobottismo e opportunismo italiota e democristiano. Definendo «tanto ingiustificata quanto illegittima» la guerra in Iraq, dimentica di citare alcuni fatti, ne travisa altri, si contraddice con stupefacente agilità acrobatica. Non ci convince per quell'evidente occhiolino ai fascipacisti. Con faccia tosta ammette che se fosse al governo ritirerebbe le truppe perché non di missione di pace si tratta, ma di «occupazione», la «continuazione di una guerra ingiustificata e illegittima, che non è visibilmente capace di riportare pace e sicurezza in Iraq». Finge di ignorare o mistifica cosa stanno vivendo gli iracheni: combattono ancora, ma le loro speranze si stanno pian piano concretizzando. Secondo lei la situazione in Iraq è «determinata dal collasso dello Stato iracheno» e non dal terrorismo. Mostra di essere un irresponsabile che non esita a giocare sui destini di un popolo pur di coccolarsi i sedicenti "pacifisti" per ottenerne qualche voto. Se la pensa davvero come dice, prenda l'aereo e tenti di convincere Bush, o Kofi Annan, o Blair del fatto che l'Onu non sia in Iraq o non abbia da mesi autorizzato la missione internazionale, o faccia qualcosa di concreto per quella sua ridicola «dottrina» che dice di avere nel cassetto, ma gli articoli sui giornali li lasci a chi non ricopre una carica come la sua: ha avuto più di un anno per realizzare la sua politica, adesso è immorale venire bel bello a darci lezioni. Vedrà che non le permetteranno di trasformare il nuovo Iraq nel vostro Kosovo. E ascolti il presidente della Camera Casini, che a giocare col fuoco spesso si rimane scottati: «Questo pacifismo unilaterale è un grave elemento distorsivo nella lotta al terrorismo, su questo le forze riformiste del Paese si devono interrogare».

No comments: