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Friday, November 30, 2007

La nuova enciclica. Prime parziali osservazioni

Non sappiamo dire se sia una semplificazione giornalistica, oppure un compendio messo a punto dagli addetti stampa del Vaticano. Ma se davvero questo, «Marxismo e illuminismo. Ecco le speranze terrene fallite», dovesse essere il senso della nuova enciclica emanata da Papa Benedetto XVI, la Spe Salvi, ci sarebbe di che rimanere sbalorditi. Un paragone tra marxismo e illuminismo non regge se ad accomunarli è l'ateismo. Mentre il marxismo in ogni sua variante e applicazione pratica ha sì provocato morte e distruzione, l'illuminismo - che tra l'altro non è una dottrina politico-economica, ma un movimento culturale e filosofico - ha dato origine a molti filoni che si sono sviluppati per strade anche molto diverse tra loro, alcuni validi ancora oggi, altri esauritisi. Insomma, non vorrei che fosse un modo per attaccare il liberalismo. Proprio il liberalismo e la laicità sono gli unici antidoti ai fanatismi atei e religiosi rendendo possibile la convivenza civile.

Da queste prime anticipazioni il livello della discussione che emerge dal documento papale appare piuttosto banale. La scienza e la tecnologia possono essere usate per fini abietti. Già, il pensiero corre all'invenzione della bomba atomica. Così come ci pare indiscutibile che anche la religione (due esempi facili: quella cristiana in passato e quella islamica oggi) si presti ad essere strumento della malvagità umana. La discussione può proseguire al pub davanti a una buona birra...

A voler essere malevoli, si potrebbe anche argomentare che mentre la scienza è stata strumento della malvagità umana, la fede religiosa ne è spesso stata il movente. Non ci pare esattamente la stessa cosa. Così come ci si potrebbe anche esercitare sui non pochi punti di contatto tra marxismo e cristianesimo, soprattutto nella sua variante cattolica: dalla visione messianica ed escatologica alla condanna morale del profitto. Non mancano infatti storici e politologi che parlano del marxismo in termini di fede, reglione politica.

Ma si aprirebbe un discorso lungo e complesso. Dovremo comunque leggere attentamente tutte le 77 pagine che la compongono per farci un'idea più precisa del messaggio che vuole lanciare Papa Ratzinger con la sua enciclica.

6 comments:

Anonymous said...

Il marxismo non è una fede, non è una religione, né una ideologia (Marx stesso criticava duramente il concetto di ideologia).
E' uno strumento di analisi economica e politica della società. Le sue basi culturali sono la filosofia politica di Hegel, la filosofia economica inglese di Ricardo e Smith.
L'analisi sul profitto e sulle strutture delle società liberali del tempo sono fondamentali per capire le contraddizioni e le crisi del sistema capitalistico del XIX secolo.
Tra l'altro l'importanza del pensiero marxiano non sta nel messianesimo, ma nell'aver interpretato i processi sociali e storici in funzione materialistica e dialettica, spogliando la storia da una interpretazione astratta idealista e provvidenzialista.
L'analisi dei fattori economici, le strutture delle società del passato sono fondamentali per capire, le leggi, i rapporti sociali tra gli uomini.
Altra cosa è l'illuminismo, la cui ideologia si basava sulla denuncia degli errori e orrori del passato (le guerre di religione, l'intolleranza, l'assolutismo etc..)

Engels

Nihil said...

Spudoratissimo link alla mia analisi dell'enciclica.

http://nihilcredo.wordpress.com/2007/11/30/monolocale-con-angolo-lettura-1-spe-salvi-di-benedictus-xvi/

Anonymous said...

Mah, anche senza aspettare o annunciare l'attesa, l'enciclica era online sul sito del Vaticano diverse ore prima della pubblicazione del post, mentre era nelle librerie (cattoliche e non) a partire da mezzogiorno di oggi (in un milione di copie).

Come dire, è un post nato morto. Altro che la rivoluzione dei blog: siete ampiamente superati dalla vecchia editoria...

Anonymous said...

Io direi che il concetto di base è che un essere umano non può trovare la realizzazione (la "salvezza") mediante ideologie (o come si vogliono chiamare) che non tengano conto degli aspetti spirituali, emozionali ed interiori.
Quindi ogni ideologia che RIFIUTI questi aspetti, come il marxismo ma anche come l'illuminismo (se inteso come puntare sulla razionalità escludendo interiorità ed emozioni), porta al fallimento, in quanto rifiuta un aspetto fondamentale, forse IL fondamentale, della natura umana.
Si può essere religiosi anche senza essere fanatici: questa frase te la contesto fortemente. La risposta al fanatismo religioso sta nel non essere fanatici, non nel non essere religiosi.
E, a parer mio, liberalismo ed aspetti spirituali stanno su due piani totalmente distinti. Il primo è un "metodo organizzativo", basato su considerazioni pratiche nonchè su principi morali (e questo, in effetti, non è un aspetto secondario). Tuttavia una persona non trova la propria realizzazione vedendo una perfetta società liberale, ma attraverso altre cose che sono, generalmente, di natura irrazionale, emozionale, spirituale.
Suggerisco questa lettura: http://www.michaelcrichton.com/
speech-environmentalismaseligion.html, perchè, tra le altre cose dice questo: I studied anthropology in college, and one of the things I learned was that certain human social structures always reappear. They can't be eliminated from society. One of those structures is religion. Today it is said we live in a secular society in which many people---the best people, the most enlightened people---do not believe in any religion. But I think that you cannot eliminate religion from the psyche of mankind. If you suppress it in one form, it merely re-emerges in another form. You can not believe in God, but you still have to believe in something that gives meaning to your life, and shapes your sense of the world. Such a belief is religious.

Eliminare, rifiutare la religione e gli aspetti spirituali, significa quindi solo far riemergere tali aspetti irrazionali sotto altra forma. Forma che assume le sembianze di ambientalismo (secondo questo articolo) o di altre convinzioni politiche o pseudo tali. Il risultato è che si perdono razionalità e buon senso nella gestione delle cose "terrene", in nome delle ideologie che hanno escluso la spiritualità. Meglio dare a Dio quel che è di Dio, di modo che Cesare possa occuparsi di quel che gli compete nel miglior modo possibile: con buon senso, razionalmente, pragmaticamente, eticamente, ma senza quella fiducia in qualche ideologia (o come la volete chiamare) che significa CREDERE a qualcosa a dispetto della realtà.

Anonymous said...

Questo Papa si trova d'accordo soltanto coi mullah fondamentalisti.
Infatti, ha trasformato il cattolicesimo in una ideologia coi suoi vari estremisti.
Ma il Cristianesimo è ALTRO.

Anonymous said...

ahò...e io non ci sto ad essere definita naturaliter cattocumunista.

ciao.
Daisy