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Monday, November 19, 2007

Verso il referendum?

E' vero, il proporzionale permetterebbe al Partito democratico di presentarsi da solo, senza imbarazzanti alleati, ma non di prendere un voto in più di quel 25-28% che già ha. Un sistema, infatti, che non obbligasse a sancire e a dichiarare le alleanze di governo prima del voto, incentiverebbe gli scontenti del Pd, dal lato centrista o dal lato sinistro, a scegliere l'opzione per loro migliore. Se invece Veltroni ha davvero intenzione di presentare il Pd da solo e puntare al "grande balzo", allora gli serve l'uninominale, a un turno o a doppio turno, o comunque un sistema che incentivi gli elettori a sforzarsi di votare, pur turandosi il naso, il partito che nel centrosinistra si presenti con le maggiori probabilità di battere la destra.

Ieri, intanto, Berlusconi ha annunciato la nascita di un nuovo contenitore che dovrebbe raccogliere tutto il centrodestra. A voler ancora dar credito - ed è dura - al fatto che Berlusconi abbia un piano, e non si muova invece del tutto irrazionalmente, lanciando il pallone sempre avanti per occupare di volta in volta la scena, potrebbe essere corretta l'intuizione di Panebianco: punta alle elezioni anticipate o, in mancanza, alla legge elettorale che uscirebbe dal referendum. In entrambi i casi, gli alleati sarebbero costretti a compattarsi dietro di lui.

Caduta di Prodi e data delle elezioni sono le due condizioni nuove che renderebbero Berlusconi disponibile a un dialogo con Veltroni sulla legge elettorale. Altrimenti, «anche contro alcuni (ex) alleati, potrebbe scegliere il referendum», e la nuova sigla presentata ieri non sarebbe altro che la "scatola" unica in cui riporre quel «cumulo di rovine» che è la CdL.

1 comment:

Anonymous said...

Invece io scommetto che si farà una legge elettorale proporzionale con sbarramento. Va bene per Rifondazione, Udc, lega e per AN a questo punto è l'unica via di uscita se non vuole entrare nel calderone di berlusconi. Insomma c'è troppa gente ansiosa di togliersi Berlusconi dall palle, Veltroni se non è (già) d'accordo lo sarà.
Giancarlo