Per non urtare la suscettibilità religiosa degli alunni di fede musulmana, in una scuola alla perifieria di Como le insegnanti hanno deciso che nei canti natalizi la parola "Gesù" verrà sostituita dalla parola "virtù". In altre scuole si è deciso di non allestire presepi.
La gravità di questo tipo di scelte, così ridicole da suscitare in me solo pena per chi le compie, non sta tanto nel danno - davvero minimo - arrecato alle nostre radici, culturali ancor prima che religiose. Sarebbe una esagerata strumentalizzazione sostenere che una maestrina idiota possa solo scalfire tradizioni e sentimenti che appartengono a tutti noi.
Piuttosto, ciò che mi inquieta è che questi fatti mettono inesorabilmente a nudo la povertà culturale e intellettuale di un'intera classe di insegnanti. Di questo dovremmo essere preoccupati, di dover un giorno affidare l'istruzione dei nostri figli a gente capace di simili idiozie. Non soffermatevi su questo episodio, ma provate solo ad immaginare quante "cazzate" - di cui però non sapremo mai nulla - simili insegnanti siano in grado di produrre in un'intera carriera di lezioni quotidiane, ciascuno nella propria materia. Quale insegnamento, se non il puro conformismo, ne trarranno le migliaia di bambini sottoposti a tale devastante e profondissima ignoranza? Tremo solo all'idea di dare una risposta.
Spero che la Moratti si convinca ad una bella sfoltita di personale e dell'urgenza di una riforma radicale dell'accesso all'insegnamento. Intanto, cacciate quella maestra! con il suo stipendio la scuola di Como potrà acquistare 15 postazioni pc in un anno.
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