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Friday, December 03, 2004

Ucraina. Putin e Kuchma escogitano una nuova trappola

Il vero scandalo: l'impassibilità del centrosinistra in Italia
Dopo le prime buone notizie dell'altro giorno, e quelle meno buone di ieri, 1972 teme che possa calare la tensione in Ucraina avvantaggiando il regime. Ha ragione. E' vero che per ora i fiori in bocca ai fucili hanno ben dimostrato la sporporzione delle forze in campo. Già, a vantaggio dei manifestanti. Ci auguriamo che ciò possa continuare ad essere vero, ma la questione politica he si affaccia l'ha ben sottolineata oggi sul Riformista il direttore Antonio Polito. Conferma che il volo di Kuchma a Mosca (ingerenza Usa?) è inquietante: la questione si gioca tutto su come ripetere le elezioni.
«E' evidente che Putin, con la convocazione di Kuchma, ha ordinato nuove elezioni per consentire a un nuovo candidato meno screditato di Yanuchovic ma sempre scelto a Mosca di rivincerle a tavolino».
L'obiettivo del Cremlino e di Kuchma non è proteggere Yanukovic, ormai irrimediabilmente screditato, o escludere Yushchenko, impossibile, ma ottenere la ripetizione totale delle elezioni presidenziali. Solo così vi saranno tempo e "risorse" per opporre un nuovo candidato filo-russo credibile e per organizzare nuovi brogli. Ecco perché Yushchenko preme invece per ripetere, a breve, solo il ballottaggio, per consolidare il successo ancora fresco.
«Ma a questo punto il problema che si pone all'Europa è di una reazione insieme all'altezza dell'incredibile atto di imperio russo, e tale però da evitare di cadere in una logica di reciproca provocazione, che Mosca potrebbe gradire per invocare clausole di sicurezza nazionale e tutela della minoranza russa in Ucraina»
Polito arriva poi al vero scandalo: l'impassibilità del centrosinistra rispetto alla crisi ucraina.
«Come e perché poi la sinistra italiana non abbia lanciato sin qui neanche uno straccio di iniziativa straordinaria a favore della libertà e della democrazia in Ucraina, per noi resta un mistero doloroso al quale non rassegnarsi».
La sua proposta mi sembra interessante:
«Uuna delegazione permanente di leader a rotazione, a parlare ai manifestanti di Kiev per assicurarli che non sarà l'amicizia per Putin del governo italiano a tapparci la bocca di fronte a uno scippo di speranza a danno del popolo ucraino».

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