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Sunday, December 28, 2008

Distruggere Hamas

Magari fosse la volta buona. Bisogna vedere se Israele adotterà una strategia militarmente efficace e se avrà la determinazione di pagare i costi umani e politici di un'operazione invasiva. Più probabilmente si accontenterà di riportare il potenziale offensivo di Hamas ai livelli di qualche anno fa, anche se l'avvio di un'offensiva di terra potrebbe rivelare l'intenzione di spazzare via completamente Hamas dalla Striscia di Gaza. E destra e sinistra israeliane sembrano unite nel sostenere i raid.

L'anno vecchio termina, e quello nuovo comincerà, con l'ennesima, prevedibile, esplosione della crisi mediorientale. Europa, Russia, India, Pakistan, persino gli Stati Uniti. Sembra che a tutti sia consentito combattere il terrorismo tranne che a Israele. Quando viene colpita sul suo territorio qualsiasi nazione, subito si levano cori unanimi di condanna per gli atti barbari dei terroristi. I kamikaze o i razzi kassam quasi quotidiani su Israele quasi non fanno notizia, mentre la reazione israeliana, che prima o poi arriva sempre, è accompagnata quando va bene da un generale moto di "preoccupazione" e invito a cessare "tutte le attività" (così l'Onu), quando va male da esplicite condanne.

Eppure, nessuna nazione si trova ad affrontare la minaccia della propria cancellazione dalle carte geografiche, tranne Israele, per mano di gruppi come Hamas e Hezbollah, entrambi sostenuti e manovrati dall'Iran. Da notare che i mainstream media, almeno quelli italiani, hanno preso a chiamare i militanti di Hamas uccisi nei raid con il termine "poliziotti", forse senza neanche accorgersi di conferire una veste di legalità ad un potere - quello di Hamas nella Striscia di Gaza - illegittimo, preso con la forza contro l'Anp ed esercitato barbaramente per condurre da quel fazzoletto di terra una guerra terroristica che con la causa palestinese ormai non c'entra quasi più nulla.

21 comments:

Anonymous said...

post stomachevole e davvero inquietante

Anonymous said...

Mandare Tutto il governo Ebreo alla corte Internazionale dell'AJA PER CRIMINI DI GUERRA. OPPURE COMINCIARE DI NUOVO COME UNA VOLTA CON LE CAMERE A GAS. DISTRUGGERE ISRAELE E' LA COSA MIGLIORE

Anonymous said...

Questo post rischia, in modo certamente più furbo, di fare il paio con il commento precedente di "Anonymous", che è veramente aberrante.

Uno come te, Punzi, che giustamente ti batti per tante libertà, non ultima quella del popolo tibetano, arriva non a denunciare il terrorismo palestinese, ma a volere la distruzione di un popolo per salvarne un altro. 200 (o 300 o 400) persone massacrate, la maggior parte civili (non importa se palestinesi o israeliani) vanno bene se il fine è distruggere Hamas ?
Ci sono persone sulla terra che contano meno delle altre ? Sono migliori gli ebrei degi palestinesi ? Per me cattolico e democratico pari sono, come diritto alla vita, alla dignità e alla libertà. Quindi sarò sempre contro il terrorismo palestinese, come contro la violenza militare e politica israeliana, se questa deve essere la reazione.

Anonymous said...

Non diciamo cacchiate. La maggior parte dei morti sono militanti di hamas. Ovvero integralisti pronti ad immolarsi per distruggere il nemico. Pronti a farsi esplodere in un bus o in una scuola per uccidere qualche israeliano.
Non si tratta di eliminare tutti i palestinesi (che poi non esistono: sono arabi arrivati ad occupare terre altrui nel corso dei decenni...). Si deve invece, e così sta facendo Israele, eliminare alla radice il terrorismo che lancia razzi e bombe sul suo territorio, approfittando del consenso internazionale.
Ogni vita umana persa è uno scandalo. Ma arrivano dei momenti in cui ci si deve difendere dagli attacchi. I civili palestinesi farebbero bene ad evitare di difendere i propri carnefici, ovvero i terroristi che li usano come scudi e utilizzano le loro case per nascondercisi dentro.
Sappiamo bene tutti quanto sia importante la pace. Ma la pace si fa in due. Quando ti vengono a bombardare, non puoi sempre tendere la mano. La tregua è stata violata unilateralmente da Hamas, non dimenticatelo.

Anonymous said...

Qualsiasi popolo, specie dopo avere ragionevolmente tentato di trattare per via diplomatica - proprio come ha fatto Israele - la cessazione delle azioni terroristiche, ha il sacrosanto diritto di difendersi nel modo che ritiene opportuno. Per cui le azioni militari di Israele sono non solo giustificate, ma anche giuste.
Cosa dovrebbe fare, Israele, rispondere a Hamas solo lanciando un missile per ogni missile che cade sul suo territorio ?

Anonymous said...

Scusate, ma mi pare poco serio contare i missili piuttosto che i morti:
"IN SEI ANNI dall'inizio della seconda intifada (settembre 2000)
il bilancio delle vittime é:
6 israeliani morti a causa di missili sparati da palestinesi
4500 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano
(fonte: Le Monde Diplomatique)"
(AGGIORNAMENTO MAGGIO 2007)
Tratto da: http://www.laltralombardia.it/public/docs/gazastory.html
Adesso (forse) si può cominciare a ragionare un po' meglio....

Anonymous said...

Nicola R
sei un fanatico buffone, e spero che questo mio commento non venga cancellato... lo ripeto sei un buffone!

Anonymous said...

Grazie, detto da te è un complimento!

Anonymous said...

ah ah
è sintomatico che volevo venire sul tuo blog per dare un'occhiata alle cazzate che scrivi invece il pc si è rifiutato, dice che sei un sito pericoloso!!
ne prendo atto...

Anonymous said...

solo per augurare un sonoro VAFFANCULO a quel pezzo di merda che ha citato le camere a gas.

sei una carogna, un infame.

crepa.

ciao.

io ero tzunami...

Anonymous said...

Meglio così....

Anonymous said...

Grrrr
come sei cattiva Tzuni, vuoi che ti tranquillizzo un po'?
:-)

Anonymous said...

ciao adrià...

pazzariella che 6...

gli individui come quello lì, l'anonimo...sono i nostri comuni nemici.

occhio al tuo culetto, stanotte...con tutti 'sti fuochi d'artificio! uno più, uno meno...

un abbraccio ed un bacetto.

però virile...

ciao.

io ero tzunami

Anonymous said...

"illegittimo, preso con la forza contro l'Anp ed esercitato barbaramente"

Vabbè, Hamas non piace a nessuno, ma le elezioni?
E com'è che quelli dell'ANP sono diventati improvvisamente buoni?

E la crisi politica israeliana non ha nulla a che fare con quest'offensiva?

Anonymous said...

P.S.
"nessuna nazione si trova ad affrontare la minaccia della propria cancellazione dalle carte geografiche, tranne Israele"

In realtà Israele è una delle poche nazioni di quell'area geografica a non avere questo rischio, essendo l'unico stato ad avere l'atomica e l'assicurazione della protezione militare americana. Il Libano è stato invaso e bombardato innumerevoli volte, l'Iraq occupato dagli Stati Uniti, l'Iran coinvolto in una guerra lunghissima e sanguinosissima ecc. ecc.

Il problema è proprio che il conflitto israeliano-palestinese è deformato dalle ingerenze esterne che deresponsabilizzano i due principali contendenti (vedi anche i palestinesi che vanno avanti da anni con gli "aiuti umanitari" e il sostegno dei paesi arabi).
Non dovrei essere io a dire queste cose a un commentatore di segno liberale.

Anonymous said...

io preciserei: la nomenklatura palestinese si mangia da anni gli aiuti umanitari. pochi e privilegiati. il resto può pure crepare nei campi profughi. soprattutto se poi vota democraticamente (assì, la democrazia dei campi profughi) Hamas. E tutto questo poi sarebbe colpa di Israele? suvvia, non offendete le vostre intelligenze. Un'ultima notazione sull'atomica israeliana: ma avete presente quanto può essere piccolo Israele e quanto può essere vicino (terribilmente) a quelli che a quanto pare dovrebbero essere annientati dai cattivissimi ebbbbrei? eddai....

Anonymous said...

Certo che è giusto combattere contro i criminali e contro i terroristi, ma se di mezzo ci vanno anche degli innocenti bisognerebbe utilizzare altri metodi. Non crediamo che il fine giustifichi i mezzi, forse solo parzialmente se viene raggiunto, ma diventa una colpa grave se non viene raggiunto affatto.

Anonymous said...

microl.@ "Certo che è giusto combattere contro i criminali e contro i terroristi, ma se di mezzo ci vanno anche degli innocenti bisognerebbe utilizzare altri metodi"

"""""""""""""""""""""""""""""

Il problema è che bisognerebbe avere anche l'onesta di indicare chiaramente le alternative, e che ovviamente siano alternative serie. Inoltre, io personalmente guardo alla storia per cercare proprio queste "alternative" o semplicemente per capire come avrebbero reagito altri paesi se avessero ricevuto un trattamento terroristico analogo a quello che riceve Israele. Se la storia insegna qualcosa, allora dovrei immaginare una striscia di gaza ridotta in deserto, perché questo è quello che avrebbero ricevuto i palestinesi se al posto di Israele vi fossero stati gli USA, la Russia, la Francia, la Germania, il Regno Unito, la Cina e così via.

Ugolino Stramini said...

Vieni a vedere anche qui, se ne parla.
http://illaicista.blogspot.com/2009/01/trattare-va-bene-ma-per-cosa.html?showComment=1230981360000

Anonymous said...

Certo anonimo, hai ragione. Hamas va annientata. Anzi il nostro timore è che non si vada fino in fondo. Nel nostro precedente commento probabilmente abbiamo dato l'impressione di pensarla come degli ipocriti comunisti. Ma comunque la faccenda è delicata, e scrivendo in poco tempo a volte si dà spazio soprattutto alle emozioni. E di fronte a delle vittime ci può essere un momento di smarrimento o ripensamento. Ma hamas come qualsiasi altra forma di razzismo va combattuta. Israele ha il diritto e il dovere di mostrare la forza. Noi Europei abbiamo il dovere di mostrare la forza. Se gli alleati non avessero mostrato la forza contro Hitler come sarebbe adesso il mondo?

Anonymous said...

Hamas deve essere distrutto. Bisogna smetterla di chiamare "militanti" o "combattenti" quelli di Hamas. Sono dei terrosisti: gente che cobatte senza la divisa non è altro. E basta stupirsi se vengono uccisi centinaia di civili. Sono loro i primi a dare rifugio ed aiutare Hamas. Ci vorrebbe la bomba atomica, cancellazione rapida e indolore senza perdite da parte di uno stato il cui unico errore è quellom di voler vivere in pace.