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Monday, October 27, 2008

In piazza i numeri non sono tutto

Sinistra, destra, sindacati, dovrebbero tutti finirla con questa insopportabile gara a chi le spara più grosse. Che i mainstream media per troppo tempo hanno tollerato, fingendo di credere a cifre gonfiate senza pudore, dandole a bere ai loro lettori e telespettatori, invece di prendere carta e penna e calcolare la capienza reale delle piazze. Altro che 2 milioni e mezzo. Sabato i partecipanti alla manifestazione del Pd occupavano 2/3 del Circo Massimo. Confrontando le foto aeree, non c'è paragone con l'adunata cofferatiana del 2002 in difesa dell'articolo 18 o con la festa per lo scudetto della Roma nel 2001.

Certo, 200 mila persone in piazza (ma secondo me non più di 150 mila) rimangono comunque tante. Tuttavia, l'ampia partecipazione è condizione necessaria, ma di per sé non sufficiente, per il successo di una manifestazione. Ciò che conta è anche l'efficacia del messaggio politico e quello uscito sabato dal Circo Massimo è un messaggio di debolezza, confusione e disperazione.

Una manifestazione convocata da mesi senza uno straccio di proposta, contro un governo da poche settimane in carica, solo come generico "rosicamento" per la batosta elettorale. La vignetta quotidiana di Giannelli, sul Corriere, è emblematica: in piena crisi strategica e di leadership, per Veltroni "cavalcare la protesta è sempre il numero di maggior successo". Il bagnetto di folla può essere servito a scaldare gli animi dei propri sostenitori, ma gli italiani vedono un Pd senza proposte, capace solo di sbraitare contro tagli alla spesa che sa bene essere necessari e fiancheggiare quelle poche e insignificanti occupazioni, e interruzioni di pubblico servizio, di cui si rendono responsabili un pugno di studenti e docenti ideologizzati.

E pensare che durante la campagna elettorale, per non parlare del discorso del Lingotto, lo stesso Veltroni aveva parlato con un linguaggio del tutto diverso, avvertendo responsabilmente la necessità di tagliare la spesa pubblica e di garantire il rispetto della legalità anche nelle situazioni minori. Dopo averla tanto demonizzata in campagna elettorale, Veltroni è tornato ad abbracciare l'"Italia dei no". «Giù le mani dalla scuola», si limita a gridare in aula Anna Finocchiaro. Un abbraccio che forse potrà tornargli utile per vivacchiare nella lotta che si è scatenata all'interno del partito, ma che si rivelerà politicamente mortale. Ormai Veltroni è un Di Pietro dallo spirito meno bollente e più bollito. Scomparsa la sinistra radicale, anziché approfittarne per imprimere al Pd una reale svolta riformista e moderna, Veltroni sta occupando lo spazio politico di Bertinotti, alla faccia del riformismo.

Da sottoscrivere quanto dice la Gelmini nell'intervista al Corriere di oggi:

«Quando Veltroni è diventato leader del Pd, ci ho creduto anche io: ho sperato che questo Paese potesse cambiare veramente con un progetto bipartisan. Che potesse essere riformato, abbandonando le vecchie posizioni ideologiche e sindacali responsabili del declino dell'Italia. Speravo che Veltroni si ispirasse alla lezione di Tony Blair. Purtroppo, oggi parla come un rappresentante dei Cobas».
Come già accaduto nel periodo 2001-2006, quando si trova all'opposizione la sinistra sedicente "riformista" dimostra l'insopprimibile tendenza a consolarsi con gli istinti peggiori della propria base, ad alimentare le pulsioni più retrograde, ma ciò non le servirà per apparire finalmente credibile come forza di governo agli occhi degli italiani.

Fantasie da berlusconiani? Pare di no. Qualcuno a sinistra la vede come me. Per esempio, Peppino Caldarola, ospitato da il Giornale, non da Il "nuovo" Riformista (che era più nuovo da "vecchio"):
«Il discorso del capo del Pd è stato un tuffo nel passato... La chiave del suo ragionamento è stata fondata sulla estraneità della destra rispetto al Paese. La diversità comunista era un dato ideologico e morale. La diversità veltroniana diventa oggi un connotato antropologico... Veltroni ha scelto la strada impervia della genetica superiorità morale della sinistra sulla destra. Non siamo tornati indietro. Siamo tornati alle palafitte e alla politica con la clava. L'ultimo Veltroni seppellisce il Veltroni blairiano e dialogante dell'esordio... Al Circo Massimo si concluse, nel momento del bagno di folla, la carriera politica di Cofferati e forse al Circo Massimo è morto ieri il Veltroni riformista. È nato il capo di un partito radicale di massa, che resterà a lungo all'opposizione. Veltroni ha detto in buon italiano quello che Di Pietro avrebbe detto violentando sintassi e grammatica».

10 comments:

Anonymous said...

150.000 son troppe calcolando che quelli del PD sono anche grassi, famo un 70.000 toh

Giancarlo said...

mi ha detto mio cuggino che erano tutte sagome di cartone.

Anonymous said...

Non scherziamo. Veltroni li ha contati uno per uno erano 2.500.000. E Veltroni fino a prova contraria non appartiene alla categoria dei cialtroni.

Anonymous said...

No, è che Veltroni si è preso il suo bel rischio di impresa evocandone 2.500.000, ma il valore era appunto simbolico, perché nel suo quasi terzo di secolo da apprendista democratico non solo si è ritrovato minoritario, ma quasi sempre solo. Non so se mi spiego.

Anonymous said...

è vero, infatti a san giovanni erano 3 milioni i berlusconani nonostante sia 1/5 del circo massimo.

ma tanto a voi che ve frega della verità, basta che leccate er culo der padrone e dormite tranquilli.
povera italia mia in che mani sei finita, gente che col 60% dei consensi vive in perenne stato di campagna elettorare... senza deligittimazione dell'avversario sono persi... riescono solo a regalare 300 milioni all'alitalia, accollarsi 2 miliardi di debiti dell'alitalia (che tanto non pagheranno perche evasori fiscali) e racimolare 1,5 miliardi di euro dall'istruzione... tanto pe votà berlusconi non serve un istruzione, ma solo una camicetta bianca, le sopraciglie depilate, magari due lampade, e una x ogni 5 anni... poi via, inizia la gara dei signor si a leccare tutto (emilio fede docet).

a dimenticavo, sono capaci anche di scelte coraggiose in nome dell'italianità (la lega ormai anche lei esegue solo gli ordini) come quella di rifiutare un offerta di 2 miliardi di euro dell'airfrance la quale si sarebbe accollata tutti i debiti.

ho finito, tornate a leccà

Anonymous said...

Ma l'anonimo qui sopra c'avra' pure una calcolatrice (almeno quella del software del computer, se la sa trovare nel menu'... ).
Se la trova provi a fare un esperimento: con un nastro adesivo, misuri un quadrato di un metro per un metro (un bel passetto lungo, per un altro passetto lungo, cosi' non deve trovare troppe cose insieme, che magari si confonde) quante persone ci si puo ficcar dentro?
Tre come Fassino al massimo, oppure due metalmeccanici modenesi cresciuti a salamelle del Festival dell' Unita'.
Ad abundantiam il Circo e' 500 x 130, totale? 65.000 m. quadri. Moltiplicato 3 = 200.000 persone scarse.
Vogliamo esagerare?
moltiplichiamo per quattro arriviamo comunque ad un DECIMO dei due milioni e mezzo...
Ultima domanda visti i dati di cui sopra come si puo' poi andare in piazza a dare a Berlusconi del bugiardo?
Sia detto con una buona dose di riserve per il Cav...

Giancarlo said...

Se l'italiano ha ancora un senso l'anonimo sopra sosteneva altro: se Berlusconi ha infilato milionate di persone in san Giovanni notoriamente più piccola del circo massimo , Veltroni poteva anche spararla più grossa.
Insomma in Italia non funziona niente, ma di cazzate non ce ne facciamo mancare neanche una. Poi il fatto che Veltroni menta non significa che Berlusconi diventi automaticamente la voce della verità, ma che ve lo dico affa' lo sapete benissimo, ma fa più figo scandalizzarsi.

Leogan said...

Solo per ricordare che in un metro quadro ci stanno un po' più persone.
Pensate a quante ce ne stanno in un ascensore (5-6 persone in un metro quadro non sono esagerate).
Oppure pensate agli autobus urbani o ai vagoni della metropolitana...

fermo restando che se io riempio uno spazio che è il doppio di un altro ugualmente riempito in prima approssimazione con gli stessi criteri (stessa densità... :-) ), allora il numero totale nel primo caso è doppio del primo...

Anonymous said...

Ciao...ma perché, c'è stata una manifestazione ? Ah Ah

Angelo D'Amore said...

VELTRONI LEADERE DI UN POPOLO NON COESO

Ne parlo nel mio blog(nonsolonapoli),vieni a trovarmi.

Angelo D'Amore