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Saturday, September 25, 2004

Maskhadov: Basayev deve essere giudicato da un tribunale internazionale

La tragedia di Beslan e la Russia non sono già più sulle prime pagine di quotidiani e telegiornali, ma per fortuna Ceceniasos ci tiene informati. Il Los Angeles Times dà notizia di 11 mila persone arrestate dalla polizia moscovita, per la maggior parte provenienti dal nord del Caucaso, solo nelle ultime settimane.

La rivolta della stampa per denunciare i provvedimenti censori imposti dal Cremlino e le garanzie farlocche fornite da Putin.

Infine, la dichiarazione in cui il presidente indipendentista ceceno Aslan Maskhadov si dissocia «categoricamente» da Shamil Basayev per la responsabilità della strage di Beslan, invitando anzi la comunità internazionale ad istituire un tribunale internazionale per i crimini di guerra davanti al quale dovrà essere portato lo stesso Basayev. Il Cremlino continua invece a ritenere che Maskhadov sia complice di Basayev. Malafede russa o divisione dei compiti?

«Dichiaro categoricamente che il governo della RCI e le forze armate della RCI sotto il mio comando non hanno nulla a che fare con questo atto terroristico [Beslan, n.d.r.] Voglio dire una volta di più che nel modo più assoluto io rinnego e condanno tali metodi di resistenza, indipendentemente da chi li metta in atto. Sfortunatamente, è praticamente impossibile nelle attuali condizioni di guerra permanente di chiamare a rispondere coloro che sono colpevoli di questo atto di terrorismo. Tuttavia, dichiaro categoricamente che dopo la fine della guerra, le persone che sono colpevoli di atti provocatori saranno portati in tribunale, incluso Shamil Basayev. Mi appello alla comunità internazionale perchè stabilisca un tribunale internazionale per una indagine generale di tutti i crimini commessi durante questa guerra da ambedue le parti in conflitto».

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