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Thursday, September 30, 2004

Un Rutelli d'unità nazionale... e finalmente serio

«Inutile il dibattito sul ritiro delle truppe dall'Iraq... la priorità è la lotta al terrorismo»
In una "conversazione" sul Riformista Francesco Rutelli definisce «ineccepibile» il modo in cui è stata gestita la vicenda del rapimento delle due italiane in Iraq, «per il rapporto che si è creato tra maggioranza e opposizione». E ne trae le conclusioni:
«E' inutile parlare di ritiro. Oggi è un tema che non si pone. In America, e per la comunità internazionale, il problema non è discutere se ci sarà il ritiro, ma il quando e il come. (...) Che le forze angloamericane si ritireranno dal paese è certo. Il nuovo Iraq è già in cammino (...) Noi dobbiamo fare la nostra parte nella comunità internazionale nell'ambito di questo processo, senza infilarci in dibattiti improduttivi».
L'invito di Rutelli al centrosinistra è quello di «riscrivere l'agenda»:
«Non ci si ritirerà dalla lotta al terrorismo. Questo è il vero punto (...) Bisogna riportare la priorità sulla lotta al terrorismo». La liberazione delle due ragazze ci ha lasciato in eredità l'interazione con l'opinione musulmana moderata e la reazione di rigetto della violenza da parte delle comunità islamiche italiane. Da qui bisogna ripartire».
Emma Bonino intervistata dal Corriere della Sera:
«Pensavo che il nostro Paese fosse arrivato finalmente a un punto chiaro, dopo tanti tentennamenti soprattutto della sinistra: cioè che il terrorismo non può né deve mai trovare giustificazioni. Non vorrei che, avendone trovato per puro caso uno "beneducato", rimettessimo in discussione l'analisi... Ad altri ostaggi - ricorda - è stata tagliata la testa. Non dimentichiamolo in queste ore di festa».
Francesco Cossiga a Radio Radicale:
«Chi vuole essere buono e bello, e, se sequestrato, essere sequestrato di prima categoria, deve dire fin da adesso che è anti-americano, anti-israeliano, e anche un po' anti-ebreo. (...) Il moto di solidarietà che si è avuto per queste due ragazze in quanto pacifiste appoggiate dalla sinistra non si è avuto nei confronti dei poveri operatori della sicurezza , tra i quali Quattrocchi, che una parte della sinistra ha additato al pubblico disprezzo come mercenari».

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