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Sunday, February 03, 2008

Come volevasi dimostrare

Poco più di due settimane ci sono volute e la decisione di un pm e di un gip di Santa Maria Capua Vetere, che ha fatto, seppure indirettamente, da scintilla alla crisi di un governo malconcio, è stata sconfessata dal gip competente, quello di Napoli.

Nei confronti della moglie di Mastella già il Tribunale del Riesame di Napoli, lo scorso 28 gennaio, su richiesta del pm Francesco Curcio, aveva ammorbidito la misura cautelare: dagli arresti domiciliari all'obbligo di dimora. Oggi il gip del Tribunale di Napoli, Anna Laura Alfano, ha revocato anche quella misura. Sandra Lonardo in Mastella è libera.

L'inchiesta, com'è giusto che sia, proseguirà, ma sulla decisione di arrestare la signora Mastella, dopo solo due settimane, non ci sono più dubbi: fu immotivata, quindi illegittima. E il terremoto politico provocato non può che far sorgere più che fondati sospetti sul reale scopo della Procura di Santa Maria Capua Vetere: come minimo quello di tenere in pugno il ministro della Giustizia, di dare un formidabile colpo alla sua credibilità, se non di farlo dimettere.

In un paese normale saremmo autorizzati ad aspettarci dei provvedimenti nei confronti del pm che ha chiesto gli arresti e del gip che li ha disposti. Ma qui in Italia è diverso, è inutile farsi delle illusioni: non ci saranno.

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