I dati che stanno emergendo in questi giorni lasciano poco spazio a dubbi. Neanche due anni di Governo Prodi, sostenuto principalmente dal Pd oggi guidato da Veltroni, lasciano il Paese in condizioni peggiori di come lo lasciava Berlusconi nel 2006.
I dati sull'inflazione diffusi dall'Istat (2,9%), mai così alta da sette anni a questa parte; le stime della Commissione Ue sulla crescita per il 2008, che ci vede ultimi tra i Paesi europei con il Pil in picchiata verso lo zero; i salari più bassi d'Europa; il dato confortante delle esportazioni che a questo punto c'è da temere sia dovuto alla crisi del mercato interno; e, oggi, il dato dell'Eurispes sull'inflazione reale all'8%. Dal 2001 al 2005, spiega il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara, «abbiamo calcolato una crescita complessiva dell'inflazione del 23,7%. Dopo una fase di stasi l'inflazione ha ripreso a crescere nel corso del 2006 e 2007 a una media del 5% e ha registrato negli ultimi mesi del 2007 e in questi primi mesi del 2008 una nuova fiammata fino all'8%. In considerazione di questo andamento la perdita media del potere d'acquisto tra le diverse categorie si è ormai attestata intorno al 35 per cento».
Fattori esterni? Non solo, soprattutto una crisi di produttività: la nostra economia è al tappeto, non crea ricchezza e quindi i salari non crescono. Tasse, rigidità dei mercati, debito pubblico ci soffocano.
Come fanno gli italiani ad arrivare alla fine del mese? Moltissime coppie, soprattutto le più giovani, sono costrette a farsi ancora aiutare dalle famiglie di origine, cui non rimane altro che diventare «erogatori di servizi» per i propri figli offrendo, per esempio, lavoro di cura per i nipotini, facendo la spesa, ecc. In molti altri casi, invece, il reddito delle famiglie viene integrato ogni mese con 1.330 euro "in nero".
Qualcuno (tra gli ex radicali?) fa notare che siamo passati dal «declino» con Berlusconi al «decesso» con Prodi. Chi risponde politicamente di questa situazione? Prodi, Visco e Padoa Schioppa si sono fatti da parte, sono scomparsi, ma i partiti che lo hanno sostenuto sono ancora lì e sorridono. Stanno facendo finta di niente. Il Pd si presenta con il volto sereno e furbastro di Veltroni, ma oltre ad aver tenuto in piedi quel governo fino all'altro giorno e a riempire le sue file al 70%, oggi ne difende persino l'operato, non spiegando come mai nessuno dei protagonisti viene ripresentato.
3 comments:
Se, come sempre accaduto, certe candidature sono chiari specchietti per le allodole incerte, ammetto che quelle ventilate di Fiamma Nirenstein e soprattutto di Magdi Allam (ma che dirà Mieli?) sono davvero graditi abbaglianti anche per il mio sguardo disincantato.
http://music.lionsgate.com/rambo/mp3
Ci vorrebbe... (R.Reagan)
ooops
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