Riemerge «l'incubo dell'Unione», osserva in una nota Daniele Capezzone. E' esattamente ciò che mi è venuto in mente sfogliando questa mattina su larepubblica.it il "fotoracconto" del corteo di oggi contro le legge Gelmini. Una sequenza di facce che una dopo l'altra sussurrano una parola fantasma: "U n i o n e". Sono tutti di nuovo insieme appassionatamente. Nell'ordine: Boselli, Bindi, Mussi, Di Pietro, Vendola, Finocchiaro, Ferrero, Diliberto, Pezzotta, Bertinotti, Giordano, Damiano e, naturalmente, Veltroni. Mi chiedo: siete sicuri che vada tutto bene, se a un anno dalla grande svolta veltroniana, quella che avrebbe dovuto sancire la chiusura della «vecchia stagione» e il passaggio alla «vocazione maggioritaria» di un partito riformista di massa, Veltroni si ritrova a sfilare con i vecchi compagni dell'Unione? No, c'è qualcosa che non torna.
Fu dettata dal narcisismo la decisione di andare da solo alle elezioni? Che ne è di quel progetto politico, se all'opposizione ci si ritrova appiattiti sulle posizioni degli ex compagni di viaggio, con i quali governare si è dimostrato impossibile? E' solo nei toni la differenza tra il Pd e "gli altri" massimalisti? Qual è la specificità politica del nuovo partito rispetto al vecchio Ulivo? Mi pare che Veltroni aderendo alle proteste di questi giorni abbia definitivamente sepolto il suo discorso del Lingotto e sia tornato a frequentare "amicizie" ideologicamente più rassicuranti. Oggi in piazza si è rivista, in tutte le sue componenti, la stessa identica opposizione degli anni 2001-2006, il cui prodotto di governo è stata l'Unione di Prodi.
Non ricordo se chi c'era,
aveva quelle facce lì,
non mi dire che è proprio così...
7 comments:
sono patetici.
il commento più giusto alle peripezie...ai viaggi a ritroso nel tempo di veltroni e soci...risiede in un famoso monologo di gaber.
già...qualcuno era comunista...
ciao.
io ero tzunami
non che la destra stia benissimo, ma l'involuzione che sta subendo l'opposizione è grave e getta più di una preoccupazione sulla democrazia italiana.
inquieta soprattutto che, a fronte dei continui e reiterati fallimenti del progetto "unione", a sinistra non riescano a pensare a qualcosa di diverso.
ciò dimostra l'evidente assenza di ogni e qualsiasi progetto politico.
di fatto l'opposizione è un guscio vuoto, un cadavere capace di rispondere alle richieste della società con dei riflessi inconsci e casuali, un po' come facevano le rane di volta a seguito di un impulso elettrico esterno.
raf
veltroni dovrebbe stare in galera.
Che bel quadretto manca solo Prodi, maestro unico dell'unione. Dicono che è in Africa. Tornerà?
Io ho una mia opinione sulla nascita del PD. Cioè che non fosse un'operazione culturale(la nascita di una sinistra riformista, sul modello europeo) perchè se così fosse stato ne avrebbe creato i presupposti, non ultimo la collocazione europea. Io credo sia stata un'operazione tattica, essendo che tutti i sondaggi mostravano che andare uniti con Verdi, Rifondazione ecc.. cioè replicare l'Ulivo avrebbe portato meno consensi che andare da soli.
Nel frattempo hanno potuto sperimentare il valore di questo PD, e per farla breve non si è visto come possa prendere voti al centro. Quindi si tornerà al vecchio schema, sapendo che è perdente in chiave di Governo, ma che conserva un forte potere di interdizione, e che può anche vincere la competizione elettorale se il Governo come fatalmente avviene, si logora man mano. Fuori dalle ideologie, e in mancanza di un rinnovamento culturale, che altro potrebbero fare? Cumino.
scommettiamo che le prime prove di (ri)unione le vedremo alle prossime amministrative bolognesi ?
Non dimenticherò mai il rosapugnante Boselli che tradusse il blairiano "education education education" con "scuola pubblica scuola pubblica scuola pubblica"...
ahimè!
e Pannellone che ci dava dei miliTONTI e intanto continuava a minchionarci...
ahimè!
e chi se li scorda!
adesso sono... RESISTENTI...
mamma mia!
R.I. Ridicoli Italiani
Ti ricordi Jim?
Ciao. A.
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