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Thursday, October 30, 2008

Con quelle facce lì

Riemerge «l'incubo dell'Unione», osserva in una nota Daniele Capezzone. E' esattamente ciò che mi è venuto in mente sfogliando questa mattina su larepubblica.it il "fotoracconto" del corteo di oggi contro le legge Gelmini. Una sequenza di facce che una dopo l'altra sussurrano una parola fantasma: "U n i o n e". Sono tutti di nuovo insieme appassionatamente. Nell'ordine: Boselli, Bindi, Mussi, Di Pietro, Vendola, Finocchiaro, Ferrero, Diliberto, Pezzotta, Bertinotti, Giordano, Damiano e, naturalmente, Veltroni. Mi chiedo: siete sicuri che vada tutto bene, se a un anno dalla grande svolta veltroniana, quella che avrebbe dovuto sancire la chiusura della «vecchia stagione» e il passaggio alla «vocazione maggioritaria» di un partito riformista di massa, Veltroni si ritrova a sfilare con i vecchi compagni dell'Unione? No, c'è qualcosa che non torna.

Fu dettata dal narcisismo la decisione di andare da solo alle elezioni? Che ne è di quel progetto politico, se all'opposizione ci si ritrova appiattiti sulle posizioni degli ex compagni di viaggio, con i quali governare si è dimostrato impossibile? E' solo nei toni la differenza tra il Pd e "gli altri" massimalisti? Qual è la specificità politica del nuovo partito rispetto al vecchio Ulivo? Mi pare che Veltroni aderendo alle proteste di questi giorni abbia definitivamente sepolto il suo discorso del Lingotto e sia tornato a frequentare "amicizie" ideologicamente più rassicuranti. Oggi in piazza si è rivista, in tutte le sue componenti, la stessa identica opposizione degli anni 2001-2006, il cui prodotto di governo è stata l'Unione di Prodi.

Non ricordo se chi c'era,
aveva quelle facce lì,
non mi dire che è proprio così...

7 comments:

Anonymous said...

sono patetici.

il commento più giusto alle peripezie...ai viaggi a ritroso nel tempo di veltroni e soci...risiede in un famoso monologo di gaber.

già...qualcuno era comunista...


ciao.

io ero tzunami

Anonymous said...

non che la destra stia benissimo, ma l'involuzione che sta subendo l'opposizione è grave e getta più di una preoccupazione sulla democrazia italiana.
inquieta soprattutto che, a fronte dei continui e reiterati fallimenti del progetto "unione", a sinistra non riescano a pensare a qualcosa di diverso.
ciò dimostra l'evidente assenza di ogni e qualsiasi progetto politico.
di fatto l'opposizione è un guscio vuoto, un cadavere capace di rispondere alle richieste della società con dei riflessi inconsci e casuali, un po' come facevano le rane di volta a seguito di un impulso elettrico esterno.

raf

Anonymous said...

veltroni dovrebbe stare in galera.

Anonymous said...

Che bel quadretto manca solo Prodi, maestro unico dell'unione. Dicono che è in Africa. Tornerà?

Anonymous said...

Io ho una mia opinione sulla nascita del PD. Cioè che non fosse un'operazione culturale(la nascita di una sinistra riformista, sul modello europeo) perchè se così fosse stato ne avrebbe creato i presupposti, non ultimo la collocazione europea. Io credo sia stata un'operazione tattica, essendo che tutti i sondaggi mostravano che andare uniti con Verdi, Rifondazione ecc.. cioè replicare l'Ulivo avrebbe portato meno consensi che andare da soli.
Nel frattempo hanno potuto sperimentare il valore di questo PD, e per farla breve non si è visto come possa prendere voti al centro. Quindi si tornerà al vecchio schema, sapendo che è perdente in chiave di Governo, ma che conserva un forte potere di interdizione, e che può anche vincere la competizione elettorale se il Governo come fatalmente avviene, si logora man mano. Fuori dalle ideologie, e in mancanza di un rinnovamento culturale, che altro potrebbero fare? Cumino.

Anonymous said...

scommettiamo che le prime prove di (ri)unione le vedremo alle prossime amministrative bolognesi ?

Anonymous said...

Non dimenticherò mai il rosapugnante Boselli che tradusse il blairiano "education education education" con "scuola pubblica scuola pubblica scuola pubblica"...
ahimè!

e Pannellone che ci dava dei miliTONTI e intanto continuava a minchionarci...
ahimè!

e chi se li scorda!

adesso sono... RESISTENTI...
mamma mia!

R.I. Ridicoli Italiani

Ti ricordi Jim?
Ciao. A.