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Tuesday, January 13, 2009

Uso "sproporzionato" della forza

Non passa praticamente giorno senza che Hamas respinga tutte le mediazioni egiziane per arrivare a una tregua. Il risultato politico che Hamas vuole ottenere - a spese dei suoi «scudi», i civili - è il suo riconoscimento da parte dei Paesi arabi, e indirettamente dell'Occidente, come forza legittimamente al potere nella Striscia di Gaza. Un riconoscimento che diverrebbe implicito una volta che venisse accettata la principale richiesta di Hamas, motivo di rottura della tregua in vigore fino al dicembre scorso: l'apertura dei valichi di frontiera con l'Egitto in modo da potersi armare a suo piacimento come qualsiasi stato sovrano. Ciò significherebbe riconoscere che gli stati palestinesi con cui Israele dovrebbe trattare sono in realtà due. Insomma, Hamas vuole il suo stato terrorista. Un'assurdità.

Intanto, i combattimenti proseguono e il governo israeliano prende sempre più in considerazione l'obiettivo di annientare del tutto Hamas, nonostante le perdite tra i suoi e tra i civili che ciò comporterebbe. Ma è sospetta la solerzia di Agenzie dell'Onu già screditatissime e ong nel denunciare l'uso da parte di Israele di presunte armi «non convenzionali». Negli anni infatti mai una denuncia sulla "non convenzionalità" del lancio indiscriminato di missili sulla popolazione civile israeliana.

Come qualcuno ha fatto notare, invece, non si parla abbastanza del fatto che per la prima volta nella storia militare un esercito abbia effettuato migliaia di chiamate telefoniche per avvertire i civili di imminenti bombardamenti su obiettivi limitrofi alle loro abitazioni.

A chi accusa Israele di «uso sproporzionato» della forza, risponde Alan Dershowitz, l'esperto di diritto internazionale e autore di "The Case for Peace: How The Arab-Israeli Conflict Can Be Resolved", intervistato ieri dal Corriere:
«Israele potrebbe vincere oggi, se lo volesse. Invece, per motivi etico-morali ha scelto di usare una forza militare sproporzionatamente debole a Gaza... ha preferito andare coi guanti di velluto perché vuole minimizzare le morti tra i civili. Al suo posto, ogni altro Paese avrebbe raso al suolo Gaza. Guardi cosa hanno fatto i russi in Cecenia, i francesi in Algeria, gli inglesi a Dresda e gli americani in Giappone dopo Pearl Harbor. Ma come al solito il mondo s'aspetta una reazione diversa da Israele. Israele è l'ebreo tra le nazioni e il mondo lo tratta come storicamente ha trattato gli ebrei. Con un doppio standard. Ma nessun Paese può permettere al nemico di giocare alla roulette russa con la vita dei propri figli».
Anche per il giurista dei diritti umani Dershowitz «bisogna disarmare Hamas... La cosa migliore che può capitare ai palestinesi è che Israele metta Hamas k.o. Potrebbero così tornare a parlare di pace con Israele, riesumando la soluzione che Arafat rifiutò nel 2001».

2 comments:

Anonymous said...

se il modello di israele sono i russi in cecenia o i francesi in algeria andiamo proprio bene, ma perche' allora ignorare gente come pol pot, stalin o i generali sudamericani, potrebbero anche loro insegnarci a comportarci in situazioni simili...

Giancarlo said...

" Guardi cosa hanno fatto i russi in Cecenia, i francesi in Algeria, gli inglesi a Dresda e gli americani in Giappone dopo Pearl Harbor. ". Che ragionamento di merda. Oltre ai nomi fatti da Pietro mi viene da aggiungere Hitler.