Ecco qualcosa che per essere credibile Berlusconi dovrà subito rivedere: il suo rapporto con Putin. Ieri il presidente russo, a pochi giorni dalle elezioni parlamentari (il 2 dicembre), cioè in piena campagna elettorale, ha messo in atto un altro episodio di repressione e intimidazione delle opposizioni, che rende davvero arduo definire democratiche le elezioni che si svolgeranno.
Manifestanti presi a manganellate e arrestati dalla polizia in tenuta antisommossa a San Pietroburgo, mentre uscivano dalla sede locale del partito liberale Yabloko, poco prima dell'inizio di una manifestazione non autorizzata contro il presidente Putin. In particolare, i militari hanno preso di mira un gruppo di militanti dell'estrema sinistra, del movimento dello scrittore Limonov, caricati su un furgone e portati via. Agli scontri sono seguiti molti arresti, una cinquantina di manifestanti, tra cui il leader locale di Yabloko, Maxim Reznik. La marcia era promossa da Altra Russia, la sigla che raccoglie diversi movimenti dell'opposizione, inclusi i partiti liberali Yabloko e SPS.
E sempre ieri, a Mosca, ci sono stati altri incidenti, altri arrestati (tra cui i radicali Serge Konstantinov, poi rilasciato, e Nikolaj Khramov, di cui non si hanno notizie), sempre per una marcia anti-Putin vietata dalle autorità. I manifestanti volevano consegnare un documento di denuncia alla Commissione elettorale centrale, ma sono stati affrontati dai poliziotti: arrestato e poi condannato a cinque giorni di carcere anche l'ex campione di scacchi, e ora leader dell'opposizione, Garry Kasparov. Secondo la sua collaboratrice, è stato gettato a terra e picchiato, poi insieme a una delle sue guardie del corpo caricato su un pullmino militare, mentre almeno tremila manifestanti gridavano "Libertà, libertà" all'indirizzo degli agenti anti-sommossa.
2 comments:
C'è pure chi non vuole incontrare il Dalai Lama.
Poi capita che resta solo Rambo IV...
Gentile JimMomo,
chiama lei Scaroni per avvisarlo che cominci a bruciare carbone?
bebop
P.S. prima di fare la voce grossa con la Russia, bisogna permetterselo.
P.P.S con questo non voglio dire che il problema (per usare un eufemismo) dei diritti civili in Russia non sia grave, ma che l'Italia, a differenza di altri paesi, non ha le stesse armi negoziali.
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