Appunti da spiaggia
Il coraggio di Sharon, Piero OstellinoLa democrazia e i musulmani, Angelo PanebiancoIl mondo visto dalla Bonino, Adriano SofriSalvarci da noi stessi, Niall FergusonThink British: «Le regole stanno cambiando e chi arriva nel Regno Unito ha il dovere di condividere e sostenere i valori su cui si fonda la way of life britannica... Su questo tema credo di essere la persona meno politicamente corretta che ci sia». Tony BlairGiorno buono per una maxi-retata (e tempo per organizzarsi), L'opinioneScontro di ideologie: «The Iraqis want to live in a free society. Zawahiri doesn't want them to live in a free society. And that's the clash of ideologies - freedom versus tyranny. We have had these kinds of clashes before, and we have prevailed. We have prevailed because we're right...». George W. BushOra l'Iran: «Voglio ricorrere alla forza solo come ultima risorsa per assicurare la sicurezza del paese e offrire alle popolazioni l'occasione di vivere in società libere». George W. Bush In scorno totale degli sforzi diplomatici europei, l'ex presidente Rafsanjani ha ammonito: «Potete tentare di trascinare ancora la situazione ma la decisione dell'Iran è irreversibile». Da lunedì l'industria di conversione dell'uranio di Isfahan ha ripreso a funzionare a pieno regime, in aperto contrasto con la risoluzione dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea), che chiede alla Repubblica islamica di giungere ad una sospensione totale di qualsiasi tipo di attività di arricchimento dell'uranio. Rafsanjani si rivolge così all'Occidente, durante la preghiera settimanale a Teheran: «Badate a non trattare l'Iran come l'Iraq o la Libia», tra il consenso della folla che scandiva slogan come "morte all'America", "morte a Israele" e "Dio è grande". «Non prendete alla leggera quello che è successo all'Aiea: è cruciale, crea delle nuove condizioni per il nostro paese e per la regione. Si è aperta una nuova pagina nella storia della rivoluzione islamica». Fonte: Ansa
Su Rcs e intercettazioni, su Fazio e Ricucci, su Berlusconi, i giudici e le cosiddette "questioni morali", nulla da dichiarare se non l'ennesima impennata della mia già marcata esterofilia. Consiglio: tenersi alla larga dai fatti loro.
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