Da non perdere il solito esilerante Daw in "Tutto Prodi in 10 minuti". E vi segnalo anche questo articolo in cui Alessio Vinci (Cnn) racconta agli americani - forse nell'unico modo possibile - l'ultima fase da operetta della politica italiana.
Detto questo, sembra sempre più evidente che la scelta di Veltroni di far correre da solo il Pd - vedremo se il segretario saprà resistere alla tentazione di opache desistenze e rimanere coerente - è destinata ad aumentare le fibrillazioni nella CdL, se non a destabilizzarla.
Visto e sentito Veltroni ieri a Matrix, Berlusconi è rimasto di nuovo folgorato dall'idea di correre da solo. E in effetti se entrambi decidessero di correre da soli produrrebbero più o meno l'effetto maggioritario e bipartitico della legge che sarebbe uscita dal referendum.
Ma Berlusconi difficilmente potrà strappare di nuovo con gli alleati, a pochi giorni dalle elezioni, addossandosi stavolta la responsabilità della rottura. Quanto meno, però, vorrebbe che i partiti della CdL si presentassero in una lista unica, per dare almeno il segnale di voler intraprendere la via di un partito unitario del centrodestra. La Lega è contraria all'ingresso dell'Udeur di Mastella nella coalizione che, dice Maroni, dovrà essere composta unicamente dai quattro soci fondatori. Anche Fini lascia intendere di non gradire altri ospiti: «Spero che la coalizione sia quanto di più semplificato possibile». Tradotto: i quattro soci fondatori.
La CdL è in ogni caso chiamata a dare un segnale non scontato di novità e compattezza rispetto al 2006, se non vuole esporsi agli attacchi di Veltroni, che tenterà di giocare la carta del nuovo (il Pd da solo) contro il vecchio (Berlusconi con i soliti noti). Certo, d'accordo, sappiamo tutti che Veltroni non è il "nuovo" ma bisogna riconoscere che il Pd che corre da solo sarà l'unica novità politica delle prossime elezioni e gli elettori sono alla disperata ricerca di una boccata d'aria fresca, di qualcosa di inedito anche solo in termini di sfida e coraggio politico.
L'errore che vedo all'orizzonte, in cui Berlusconi potrebbe essere indotto anche dalla necessità di accontentare gli alleati, è pretendere di presentare la CdL, con in tasca il largo vantaggio che i sondaggi gli attribuiscono, tale e quale al 2006, come se nulla fosse accaduto, seguendo la logica per cui Prodi non ha mai veramente vinto e quindi resta valida la proposta, sia in termini di coalizione che di programma, della CdL di allora. E già vedo Tremonti che con i venti di recessione economica vorrà proteggere l'Italia dai mercati e non nei mercati.
Sarebbe buona, invece, l'idea di Capezzone, non solo di un programma di pochi punti per i "primi 100 giorni", ma anche di un programma per le "prime 100 ore", attraverso decreti legge da emanare in 100 ore e far approvare dal Parlamento entro 60 giorni.
5 comments:
<< il Pd che corre da solo sarà l'unica novità politica delle prossime elezioni e gli elettori sono alla disperata ricerca di una boccata d'aria fresca, di qualcosa di inedito anche solo in termini di sfida e coraggio politico >>.
ma dai, jim...
<< il Pd che corre da solo sarà il più grande bluff delle prossime elezioni e se gli elettori sono alla disperata ricerca di una boccata d'aria fresca, di qualcosa di inedito anche solo in termini di sfida e coraggio politico, devono staccare la bocca dalla "sinistra" canna del gas >>.
questo deve fare chi soffre l'apnea e non vuole schiattà!
certamente...non deve credere alla favola veltroniana...che magari la racconta pure in amerikano!!!
...i care...i can...i hope...
sì, sì...anche io ripongo buone speranze!!!
nel superenalotto...
la sartoria arcoriana dovrà ricucire poco e niente perché se è vero che il caravanserraglio destroso avrà i suoi problemi ad apparire coeso e ad agire in maniera + o - univoca...in compenso...mr. veltroni...dovrà sfoderare una bella faccia tosta per far apparire "nuovo" il pd!!!
una faccia più tosta di quella sfoderata oggi da furio colombo...deleterio ospite serale di santoro!!!
ma lo avete sentito???
l'acme del manicheismo.
'sto simpatico senatore del pd...come di consueto ci propone nelle fasi che precedono la riffa elettorale...ha fatto riecheggiare ai 4 venti la solita sirena d'allarme sulla "emergenza democratica" e bla, bla, bla...con un poco di supercazzola.
i scare???
se questo è il nuovo...
"ma anche" il nuovo...
ciao.
io ero tzunami...
Penso che la tua analisi sia molto precisa. Infatti mentre il PD può giocare l'arma della doppia novità di presentarsi come partito nuovo e di voler correre da solo, la CDL sembra la fotocopia del 2001.
La base dei partiti della CDL ha idee e attaccamento ai valori comuni dell'occidente, non dovrebbe essere difficile unirsi se i leader politici avessero del sano coraggio di rischiare.
la creazione di una lista unica sarebbe una risposta-reazione assai auspicabile alle mosse di Veltroni.
Alex Nettuno
Caro Alex, magari fosse una questione di idee. E' solo un problema di apparati.
Si dice "esilarante".
ed invece sono stati più bravi del previsto...
meglio così!!!
e soprattutto senza Casini... (+ o -)
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