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Tuesday, April 15, 2008

Gli italiani si concedono a Silvio III

I risultati definitivi.
Senato, tutte le sezioni:
PdL 38,17% (147)
Lega Nord 8,06% (25)
MpA 1,08% (2)
Totale: 47,32% (174)

Pd 33,69% (118)
Di Pietro 4,31% (14)
Totale: 38% (132)

Udc 5,69% (3)
Sinistra Arcobaleno 3,2% (--)
La Destra 2,09% (--)
Socialisti 0,86% (--)
Altri (6)

Camera, tutte le sezioni:
PdL 37,38% (276)
Lega Nord 8,29% (60)
MpA 1,1% (8)
Totale: 46,8% (344)

Pd 33,17% (217)
Di Pietro 4,37% (29)
Totale: 37,54% (246)

Udc 5,6% (36)
Sinistra Arcobaleno 3,08% (--)
La Destra 2,4% (--)
Socialisti 0,97 (--)
Altri (4)

Mi ritengo soddisfatto dell'esito di queste elezioni. Innanzitutto, perché è stato evitato il "male maggiore": una vittoria zoppa di Berlusconi. Dato per scontato che avrebbe facilmente ottenuto il premio di maggioranza alla Camera, un pareggio al Senato sarebbe servito solo a ritrovarci di nuovo impantanati. E l'Italia altri due-tre anni di non governo non se li poteva proprio permettere. Meglio così, dunque.

Soddisfatto perché gli elettori hanno approvato la tendenza bipartitica avviata con la nascita di Pd e PdL, consegnando ai due principali partiti il 72% dei voti e alle due coalizioni addirittura l'85%. Era essenziale che gli elettori mandassero un segnale chiaro alle velleità terziste di Casini. Da non sottovalutare l'esclusione totale dal Parlamento dei comunisti e dei verdi, cioè delle forze politiche più anti-moderne, il partito del "No". Adesso i fratelli Pecoraro Scanio potranno prestare direttamente le loro mani per l'ambiente nel napoletano. Per questo non finiremo mai di ringraziare Veltroni, che ha indotto con destrezza molti dei potenziali elettori della Sinistra Arcobaleno a votare Pd, nell'illusione di una rimonta che non c'è minimamente stata. Ha sfruttato il loro anti-berlusconismo per "cannibalizzare" la sinistra.

Un esito positivo anche perché ha dimostrato a Veltroni che per rendere credibile un nuovo partito non basta qualche faccia nuova e sprovveduta, una mano di vernice qua e là a coprire i segni del tempo. L'opposizione sarà per Veltroni e il Pd il vero banco di prova. E' nei prossimi cinque anni che il leader del Pd dovrà dimostrarsi capace di una vera "rottura" con il passato. Ricadrà nella solita, sterile opposizione a Berlusconi, appiattendosi sulle posizioni conservatrici dei sindacati e gridando alla "macelleria sociale" per qualsiasi timido tentativo di riforma, o incalzerà Berlusconi perché realizzi riforme più coraggiose e cambiamenti più drastici?

Se avessimo avuto un esito più incerto al Senato, Veltroni avrebbe trascorso i prossimi anni a cercare di cucinarsi Berlusconi come Berlusconi ha fatto con Prodi. Ora, invece, non ha più alibi e dovrà utilizzare il tempo all'opposizione in modo più proficuo per il rinnovamento del Pd. Ne sarà capace?

Rispetto al mio pronostico ho indovinato l'ampio distacco (ben 9 punti) tra Berlusconi e Veltroni (chiunque non si fosse bevuto la propaganda dei principali quotidiani ne avrebbe avuto sentore), sottostimando però entrambi perché non ho saputo prevedere l'exploit della Lega e il crollo della Sinistra Arcobaleno. Anche per quanto riguarda il dato dell'affluenza sono stato troppo pessimista. Un calo fisiologico per la seconda elezione in due anni: 80% e non 78, a dimostrazione che gli italiani blaterano blaterano ma poi a votare ci vanno.

L'unica nota negativa è che il grande successo ottenuto dopo una campagna dal profilo ben poco liberale dal punto di vista economico rischia di rafforzare in Berlusconi e nella Lega le tendenze assistenzialiste e protezioniste. Vigileremo. E' anche vero però che con una vittoria così netta e una coalizione che si proclama più coesa non ci sono più alibi: o riforme o morte.

2 comments:

Anonymous said...

ottima analisi.

ma dimmi, in verità...è credibile - con la faccia e la storia che ha e con tutto il caravanserraglio che si porta dietro - che vvveltroni possa portare avanti una opposizione "costruttiva"?

non dico alla tedesca ma almeno alla amatriciana...

credibilità zero.

ciao.

io ero tzunami...vg

Anonymous said...

i senatori che vanno alla coalizione pdl+lega+mpa sono 174. 171 eletti sul territorio nazionale + 3 all'estero (uno in europa, uno in sud america e un altro in centro-nord america).