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Sunday, September 21, 2008

Gli ultimissimatum e la "privatizzazione statale"

Pubblico il commento di un lettore, Cumino, che ringrazio.

Prima gli ultimatum per domattina, anzi no pomeriggio, anzi no dopodomani, poi gli ultimatum-ultimi, poi quelli definiti inderogabili (che è come dichiarare che gli altri, come dire, era chiaro a tutti che erano fasulli. Ottimo, suk-style lo definirei). Poi sono venuti gli ultimissimatum, e poi finalmente CAI si ritira. Era ora! Ma, alt!, un momento, non si scioglie, tiene a dire alle agenzie! E perchè no? Che ci fa con la cordata, una scalata in alta montagna? Mah! Dall'altra parte i sindacati autonomi non firmeranno assolutamente, anzi no uno o due ora son disposti a firmare (e perchè a distanza di 24 ore, che è cambiato?). I piloti "restano sulle loro posizioni" ma sono pronti a discutere. Di che, se mi è permesso? La CGIL che "appoggiava il dissenso per allargare il consenso" (fantastico, anni '70, purissimo!) manda a dire che non si possono chiudere tutte le porte (il dettaglio che le abbia chiuse lei è secondario). Rutelli riappare dalla tomba e, visti i sondaggi che danno la maggioranza degli italiani imbestialiti con piloti & Co., non gli par vero di potersi smarcare e certificare così la sua esistenza anche al di fuori dell'estetista e del circolo del tennis. Il Governo sta mediando, ci informano, ma su cosa non è dato comprendere. Azzardo che sia perché non c'è nulla da comprendere. Fantozzi doveva avviare le procedure 7 giorni fa, quando i soldi erano finiti. Forse è finito anche l'inchiostro per fare una firma sull'atto d'avvio delle medesime, sta di fatto che son sparite dai Tiggì e dai quotidiani. E non c'è una partita della Nazionale, non c'è una mamma che strangola il figlioletto, e nemmeno hanno intercettato Schifani mentre dice che le preferisce depilate. Ma non disperiamo, una cosa per distrarre noi beoti si troverà, e così infilare l'ennesimo pastrocchio. Così, dopo il "federalismo solidale" e "l'economia sociale di mercato", avremo finalmente anche "la privatizzazione statale".
Cumino

Vi segnalo anche la lettera di Pietro Ichino pubblicata oggi dal Corriere della Sera, dove un riformista blairiano spiega cosa dovrebbe fare un governo davvero thatcheriano:
«Quelli che hanno applaudito fanno conto sull'intervento di una Cassa integrazione guadagni o su di un trattamento di disoccupazione speciale erogato proprio per consentire loro di attendere con calma il nuovo lavoro. Qualcuno dovrà pure, prima o poi, far volare gli aerei sulle nostre rotte al posto di Alitalia; e piloti e personale di volo non si sostituiscono così facilmente. Logico? No, per nulla. Perché in nessun Paese serio si erogano trattamenti di disoccupazione o integrazione salariale, neppure per pochi mesi, a chi rifiuta l'offerta di un rapporto di lavoro regolare, confacente alla sua professionalità, come certamente era l'offerta di Cai».
Nessun ammortizzatore sociale per chi rifiuta il lavoro, avrei titolato sul mio blog, ma il Corriere opta per un meno traumatico "Illogico usare la cassa integrazione con chi rifiuta un vero negoziato". Ma Ichino si sofferma anche su questo singolare «principio non scritto che regola le relazioni industriali» in Italia, per cui «anche il sindacato più piccolo può esercitare un diritto di veto» su qualsiasi cosa, e sul tema della riforma della rappresentanza sindacale.

4 comments:

Anonymous said...

l'incredibile Scalfari propone oggi su Repubblica la nazionalizzazione di Alitalia, adesso sappiamo cosa avrebbe fatto il centrosinistra se avesse vinto le elezioni e perchè i sindacati han fatto fallire la trattativa con Airfrance... C'è andata bene !!!

Giancarlo said...

Ha ragione Ichino, in un paese normale non ci sarebbe cittadinanza per sindacati di tal fatta. Credo non ci sarebbe spazio neanche per una cosa tipo la CAI

Anonymous said...

il centrosinistra, se avesse vinto, avrebbe venduto ai francesi, debiti compresi.
certo che se la memoria difetta entro i sei mesi non c'è speranza...

Anonymous said...

"il centrosinistra, se avesse vinto, avrebbe venduto ai francesi, debiti compresi."

Peccato che la trattativa con Air France fallì e Spinetta se ne andò, con un certo Prodi (non Berlusconi) che alla fine affermò:
«I sindacati hanno rotto una trattativa seria, ora se ne devono assumere le responsabilità»
Altro che vendita ai francesi, quelli, una volta capito con chi avevano a che fare se la sono data a gambe levate.
Non è che raccontando all'infinito le vostre bugie che poi diventano vere ;)