«E' sempre segno di scarsa avvedutezza creare false aspettative nell'opinione pubblica. Soprattutto in un settore delicato come la politica estera. Perché una volta che le immagini distorte e le informazioni errate si siano radicate in un vasto pubblico, le élites politiche ne diverranno prigioniere, e in seguito, facilmente, saranno indotte a compiere scelte sbagliate. E' errato il modo in cui certi mezzi di comunicazione vicini al centrosinistra, e anche alcuni dirigenti dell'opposizione, hanno presentato agli elettori le posizioni di John F. Kerry. (...)
La santificazione di Kerry è altrettanto sbagliata della demonizzazione di Bush. L'una e l'altra preparano tempi duri per il centrosinistra italiano. Se Bush vincerà di nuovo, il centrosinistra dovrà fare i conti con la radicalizzazione antiamericana del suo elettorato e ciò renderà molto difficile, in caso di un suo ritorno al governo, la conduzione di una politica estera, peraltro inevitabile, di rinnovata partnership con gli Stati Uniti. Se vincerà Kerry, e una volta accertato che alle differenze di stile rispetto a Bush non corrisponderanno differenze di sostanza, il centrosinistra si troverà a fronteggiare i contraccolpi indotti dalle aspettative deluse del suo elettorato. In ogni caso, sarà un pasticcio».
Angelo Panebianco sul Corriere della Sera
Monday, August 09, 2004
Il centrosinistra ha «camuffato» Kerry
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