Ci spiega Christian Rocca sul Foglio:
«L'idea di Bush è quella di aiutare gli americani a diventare proprietari della propria casa, della propria impresa, del proprio piano sanitario e finanche di un pezzo del sistema pensionistico. Liberismo compassionevole, appunto. I redditi da salari saranno tassati poco e con una flat tax, una tassa uguale per tutti...».Intanto, per la convention repubblicana di New York si prepara un affollamento centrista con tutti i big moderati del partito in prima serata: Bloomberg, Giuliani, Terminator, Pataki, McCain, Zell Miller. La strategia di Karl Rove sembrerebbe quella di far passare per estremista il fronte anti-Bush, ma sembra sempre più evidente che Bush per vincere debba "entusiasmare" la base evangelica e radicale, nonché tenere unite le varie correnti del movimento conservatore. Crediamo che veda giusto la speech writer di Reagan, Peggy Noonan, oggi al Wall Street Journal, nel consigliare Bush (su questo un vecchio scambio di battute con 1972) di trasmettere agli americani una visione pacata e ottimista, perché se si convincono che la storia sia diventata troppo drammatica in questi anni potrebbero illudersi che «per darle una calmata» basti mettere uno un po' più noioso alla Casa Bianca. Anche per Bush la parola "pace" potrebbe essere la chiave giusta.
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