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Wednesday, April 16, 2008

Il travaso Sinistra-Pd-Lega e i veri miracolati

Non credo affatto al travaso diretto di voti dalla sinistra massimalista e comunista alla Lega Nord. Certo, è una teoria comoda per il Pd, ma ci dev'essere stato un passaggio intermedio:
Ulivo -> Udc + Lega
Sinistra Arcobaleno -> Pd + Di Pietro + astensione.

Mi sembra poco probabile che un elettore di Bertinotti o di Diliberto voti la Lega. E' molto più probabile che, se scoraggiato si astenga, o se affabulato dal sogno della rimonta voti Veltroni o Di Pietro in funzione anti-berlusconiana. Se fosse così, non sarebbero Berlusconi e la Lega ad essersi spostati a destra dopo aver rinunciato all'Udc, ma Veltroni e il Pd ad essersi spostati a sinistra per fare spazio al centro, guarda un po', proprio alla Lega.

Ne parlo più ampiamente in questo articolo per Ideazione.com.

Ma i veri miracolati di queste elezioni sono i radicali, che vedono tutti eletti i 9 candidati nelle liste del Pd. Non è vero che Pannella ha mentito e Veltroni ha mantenuto la promessa dei «9 eletti sicuri», come scrivono oggi, da sponde opposte, Renato Farina su Libero e Adriano Sofri nella sua "piccola posta" su Il Foglio, i quali devono essere senz'altro più rincoglioniti di Pannella se non hanno ancora capito come funziona la legge elettorale con la quale si è votato.

I candidati radicali sono stati tutti eletti solo perché la Sinistra Arcobaleno non ha ottenuto il 4% alla Camera. Il Pd si è trovato così a spartirsi il 45% dei seggi di minoranza solo con l'Udc e con Di Pietro, mentre era previsto che almeno alla Camera la ripartizione dovesse riguardare anche l'alleanza rosso-verde. Sorprende l'ignoranza di alcuni commentatori.

E c'è da rimanere davvero ammirati del cinismo dei radicali, che senza il minimo sforzo riescono addirittura a migliorare la loro presenza parlamentare, nonostante la sconfitta della coalizione. Entrano al Senato e aumentano di due unità il numero di parlamentari. Ciò a fronte del progressivo azzeramento del loro elettorato, come dimostra il dato su Roma, dove presentandosi con il simbolo "Lista Bonino-Radicali" ottengono lo 0,68% dei voti. Tanto per capirci, la lista "Forza Roma" ha preso lo 0,32%. E nella capitale storicamente raggiungevano percentuali al di sopra della loro media nazionale. Dunque, dovrebbero ringraziare Veltroni per non avergli fatto presentare il loro simbolo collegato, che' probabilmente avrebbero fatto la fine di Boselli.

E a proposito di Roma, andiamo verso un ballottaggio interessante. Rutelli è provatissimo da un deludente 45,7 (inferiore di un punto al totale dei voti presi dalle liste che lo appoggiano), mentre Alemanno è lanciatissimo dopo aver sfondato quota 40%. Sarà una sfida all'ultimo sangue, perché dopo la sconfitta Roma per il Pd e la sinistra diventa una linea del Piave, ma Alemanno potrà sfruttare l'effetto traino della vittoria "landslide" a livello nazionale.

12 comments:

Anonymous said...

so' proprio coglionazzi.

mentono pure a loro stessi, anche di fronte ai numeri.

è chiaro ai più che il tracollo dei comunisti in tutte le salse, c'è stato perché molti "rossi", per scongiurare la vittoria del demone di arcore, preso atto dell'incapacità della sinistra massimalista, hanno votato pd.

pia illusione...

tant'è che dai microfoni della stessa radio radicale...i massimalisti sconfitti, ad ogni occasione dicono peste e corna dei "democratici" veltroniani.

sempre da radio radicale...si ascoltano i lamenti dei socialisti che, a loro volta, odiano i radicali perché sono stati più furbi di loro...ma è chiaro, da amanti del mercato che sono....i radicali hanno fatto cordata con la joint-venture veltroniana.

i socialisti dicono che i radicali devono chiedere scusa...

e comunque...nessuno di loro è credibile.

ciao.

io ero tzunami

andrea mollica said...

la tua analisi del voto, letta su ideazione, è tendenzialmente corretta , ma parziale.
ti basi, come molti fanno, sulle percentuali, ma ciò è sempre errore in politica. guarda gli assoluti. mancano quasi 2 milioni di voti rispetto all'altra volta, e non casualmente l'astensione è più alta nelle zone dove l'unione vinse 2 anni fa. per questo sbagli quando dici che il pdl aumenta i voti di due punti percentuali. se sommi voti 2006 di partitini vari ora confluiti più FI e AN superi i 14 milioni, mentre il PDL ne ottiene 13 e 7. Al Nord l'Udc crolla in termini percentuali e assoluti, segno che il grosso del suo elettorato va verso Berlusconi. Se PDL perde voti e gli arrivano in più voti dall'UDC, si capisce che il grosso dell'incremento leghista arriva proprio da AN e FI, tesi che si prova non casualmente a nascondere per le eventuali conseguenze in termini di rapporti di forza tra LN e PDL. Guarda il voto Lombardia 2008-2006, e noterai le dinamiche delle quali parlo. Il PDL regge, anzi avanza pure in termini assoluti al SUD, grazie anche all'apporto di Lombardo/MPA in Sicilia.Hai ragione invece quando rilevi come la salvezza dell'UDC sia arrivata dai voti dell'Ulivo. Senza quelli, l'UDC stava sotto la soglia del 4%, equivalente a circa 1 milione e 150 mila voti. Ultima curiosità. In voti assoluti, PDL+Lega eguagliano i voti raccolti nel 2001. Allora quel voto tornato ora leghista fece esplodere FI, arrivando su numeri non casualmente più ripetuti. Il PD ha avuto un risultato deludente, perchè l'Ulivo ha preso 12 milioni di elettori e il PD centomila in più. Al PD non sono arrivati molti voti da sinistra, o meno di quello che si pensa, così come hai ragione quando dici che pochi elettori di Bertinotti hanno scelto LEGA. Da tempo il partito di Bossi è il primo tra gli iscritti della FIOM in Lombardia, la novità è il recupero di parte delle partite Iva e borghesia media che in passato stava con FI. Più qualcosina da AN. Spero che il mio contributo ti interessa, ovviamente se noti contraddizioni e/errori nel mio ragionamento sono interessato a conoscerle.

a

Anonymous said...

Io l'ho chiamato effetto domino, con le caselle dei partiti che si sono aperte tutte verso destra, facendo un travaso di voti imponente. Se vi va, leggete qua

http://liberalista.splinder.com/post/16756683

Anonymous said...

mah, contando che sia bossi che maroni erano degli iscritti al pci...

JimMomo said...

Certo che mi interessa la tua lettura. Non sottovaluto i numeri assoluti, ma penso che per sapere davvero com'è andata bisognerebbe chiedere agli elettori.

In termini assoluti il Pd ha preso gli stessi voti dell'Ulivo nel 2006. Questo fa dire oggi a Caldarola su il Riformista che nessun voto è uscito dal Pd, come se sapesse che l'hanno votato le stesse persone. Secondo me non è così. Per questo ingannano anche i voti assoluti, mentre le percentuali, almeno, ti danno l'idea del peso dei partiti tra gli elettori che sono andati a votare ed è per me questo molto importante. Se prendo meno voti in assoluto ma in percentuale cresco, vuol dire che gli altri hanno perso più di me. E infatti vinco.

La mia sensazione - perché senza studi sui flussi di queste stiamo parlando - è che il Pd abbia preso dalla sinistra l'equivalente dei voti che ha perso verso Udc e Lega; che l'astensione abbia colpito sia la sinistra che il Pd; e che Di Pietro se n'è avvantaggiato lievemente.

D'altra parte, se mettiamo insieme le percentuali dalla Destra all'Udc otteniamo il 55%, che è un po' troppo per la vecchia Casa delle Libertà.

ciao

JimMomo said...

P.S. non conoscendo le analisi sui flussi cerco di usare la logica. Secondo me Veltroni con il sogno rimonta ha tirato una gran fregatura agli elettori della sinistra; un elettore insoddisfatto dell'Ulivo non voterebbe mai An o FI. Se sta al nord la Lega, se sta al sud Udc o astensione. Gli elettori comunisti o verdi non hanno votato Lega. Chi era troppo schifato si è astenuto, non vedendo alcuna prospettiva post-elettorale per la SA; chi è stato spinto al voto dall'anti-berlusconismo, ha votato Di Pietro o Pd turandosi il naso, soprattutto al Senato (dove il Pd ha parecchi voti reali in più rispetto al 2006).

andrea mollica said...

sul commento di caldarola hai ragione, anche perchè il pd avrebbe dovuto avere tutti i voti dell'ulivo, + qualcosa di significativo della RnP(che aveva preso 900 mila voti)visto anche il crollo dei socialisti da soli. Invece non è andata così. Guardo i numeri assoluti del Nord da anni, io vivo in provincia di Varese. La cosa impressionante è la costanza di questi voti. Alle politiche LN+PDL hanno in provincia 350mila voti da ormai 8 anni, e in Lombardia superano i 3 milioni. Numeri che si ripetono con costanza impressionante, e mi sorprenda che a ogni giro tutti rimangono sorpresi dalla scoperta del voto operaio orientato a destra nel Nord. E' così dal 1992/1994, e non è neanche strano, se uno sta qui. Io voto pd, però noto la distanza culturale, quasi antropologica, che qua una certa cultura progressista ha nei confronti della società settentrionale.Probabilmente tu vivi nel Lazio, se non ho capito male, e lì si nota una maggiore dinamicità del voto, con spostamenti tra i due poli/partiti. Qui invece il discorso è davvero diverso. Ne parleremo credo per i prossimi mesi, anni, se il Pd vorrà essere veramente maggioritario. Intanto una cosa fondamentale l'ha fatta, chiudere con la sinistra radicale, ora bisogna proseguire coerentemente. Siccome seguo da tempo questo blog, sono d'accordo con te che o la sinistra sarà liberale o non sarà in futuro. Blair insegna, così come la Royal o gli stenti dell'attuale Spd persa dietro la demagogia radicale della Linke.

a

JimMomo said...

Da Roma è davvero molto difficile capire il Nord. Ho amici di sinistra dalla mentalità aperta a cui però non riesco a far capire come a lavoratori e imprenditori del nord la sinistra appaia troppo fighetta e intellettualista. E' anche una questione di linguaggio. I politici di destra hanno più coraggio di dire come la pensano, anche se non suona politicamente corretto. Anche se poi non mantengono le promesse, almeno la gente si identifica. Quelli di sinistra sembrano sempre avere le soluzioni in tasca ma raramente fanno davvero capire in concreto cosa vogliono fare. Per il Pd saranno determinanti questi anni all'opposizione. Non vanno sprecati come nel 2001-2006.

ciao

Anonymous said...

La Toscana più delle altre regioni rosse è davvero immutabile e finirà nella sclerosi e nella decadenza. Stiano molto attenti i comunisti trasformisti toscani!

Veltroni ha dichiarato che farà un governo ombra. E ci credo! la sinistra è ridotta all'ombra di se stessa!

Anonymous said...

Ma a proposito di Roma...
L'avete sentita quella cornacchia fritta della Santanché, è fiera di essere fascista lei, sta maitresse di regime, sta bordellosa lingualunga... terribile
Certo, fra lei e quell'altra dimessa della Palombella c'è da stare poco allegri... meglio eleggere Camilla Ruini allora, sai che Villaggi di preti gai che
aprirebbe d'estate... house delle sfere celesti a palla e tonachine attillate, grandu party nelle segrete di Castel S'Angelo, ste porche...

Anonymous said...

però...la santanché...a 90°...un figurone!

fascismo e comunismo sono la stessa, identica merda.

e scusate le volgarità.

ciao.

io ero tzunami...

Anonymous said...

LEGGETE QUESTO!!!


MESSAGGIO PERSONALE DEL POETA --- LA DISFATTA DELLA SINISTRA ESTREMA
Compagni...Lettori mi trovo qui a scrivere colmo di rabbia,traboccante di sdegno,allibito ma soprattutto impaurito...
Impaurito da questa Italia che si fa incantare da una destra razzista,filo-imperialista,con ideali pseudo-fascisti,manipolata dal Vaticano.
Mi chiedo,come è possibile che nel parlamento di questo paese non sia presente una forza rivoluzionaria di stampo comunista capace di portare un po di ragione in questa nazione martoriata?ma dove è finito l'anti-fascismo militante,gli ideali di rivoluzione,tutto ciò per cui si è lottato in questi anni?forse in mano a un uomo che spacciandosi di sinitra incarna in pieno la vecchia D.C.?SVEGLIA COMPAGNI!!!ripartiamo da capo!!rinasciamo da questa sconfitta creando un vero partito che ci rappresenti e guidi come si deve questa Italia MA FACCIAMOLO IN FRETTA O SAREMO CANCELLATI.
Poi un pensiero non può che andare al compagno Fausto,è stato sconvolgente vederlo così,in quello stato...impotente e schiacciato da un meccanismo più grande di lui,d'altronde un eroe lo è anche nei momenti più neri e guai a chi osi contestarlo,a lui dico:'sia come dirigente che come militante rimani sempre nei nostri cuori,guida e maestro'
e allora forza!incominciamo a lavorare

PER UNA SINISTRA VERA,ESTREMA E TRIONFANTE


MESSAGGIO DEL POETA ERMENEGILDO PULZETTI