Pagine

Tuesday, September 09, 2008

Rispetto sì, ma l'onore è un'altra cosa

L'ennesima polemica sul fascismo. Che palle, francamente! Questa volta ha coinvolto Alemanno e La Russa. Ma l'uscita più grave è stata a mio avviso quella del ministro della Difesa, a cui ha prontamente replicato il presidente Napolitano. Ai caduti di Salò va il rispetto che si deve ai morti, ma l'«onore» no, è un'altra cosa. Erano in buona fede? Sono stati ingenui? Qualcuno li ha ingannati? Credevano di difendere la patria? Può darsi.

Ma in quella guerra c'era una parte giusta e una sbagliata. Ancora nel '43 chi scelse Salò non aveva compreso qual era quella giusta. «Onorare» i caduti di ogni parte, a confondere quella giusta e quella sbagliata, è un inaccettabile atto di relativismo. Ripeto: rispetto nei confronti di tutti i caduti, ma l'«onore», quello, riserviamolo a chi per accidente o per merito si è trovato dalla parte giusta della storia.

Piuttosto, non capisco cosa ci sia da festeggiare l'8 settembre. Giorno in cui è iniziata un'altra guerra e lo stato italiano si è sfasciato. Giorno in cui chi era alla guida della nostra Italia, il re e capi di stato maggiore, hanno abbandonato i cittadini, dimostrando di che pasta sono fatti da sempre i nostri governanti, di ieri e di oggi. Il giorno del "Tutti a casa". Mancò il coraggio di una scelta netta, di rigirare l'esercito contro quello che inevitabilmente sarebbe stato il nuovo nemico, invece di lasciare ogni unità militare allo sbando.

7 comments:

Anonymous said...

approvo le tue parole.

però...come la mettiamo con la retorica del resistenzialismo?

e come la mettiamo con la circostanza che di nuovo...l'antifascismo permeato di quella retorica...sta servendo a uolter come...collante per i suoi cocci sinistrati?

il fascismo ha creato l'antifascismo a sua immagine e somiglianza.

fascismo e comunismo sono la stessa identica merda.

ciao.

io ero tzunami

Anonymous said...

ma infatti il problema non è quello del rispettare umanamente chi aderì al fascismo. Gran parte degli italiani hanno un nonnetto o un pro-zio che fu fascista.

il problema è che questa generazione di aennini ex missini tenta continuamente di fare revisionismo.

E se in commemorazioni pubbliche si lancia a chiedere un rispetto per tutti i morti, ignorando il riconoscimento della superiorità della scelta democratica per chi fu antifascista,


quando sono nei loro luoghi si lasciano andare a denigrazioni dell'antifascismo .

l'unica soluzione per uscirne prima che appestino anche le nuove generazioni di Destra è che i leader non aennini vadano nelle sezioni e nei congressi degli ex missini a dire chiaramente che la parte giusta fu quella democratica



X l'anonimo: il fascismo non ha creato l'antifascismo. Il fascismo fu una risposta alla democrazia illuministica , la quale esisteva ben prima del fascismo, i comunisti erano solo una parte dell'antifascismo, i comunismi italiani (pur tra mille difetti , primo tra tutti quella cosa schifosa che fu lo stalinismo) non possono essere messi sullo stesso piano dei fascisti perchè non attuarono mai una dittatura(e il processo alle intenzioni non ha senso nella Storia) .

Oggi non siamo negli anni 70, il problema non è più il revisionismo comunista ma quello fascista.

Anonymous said...

i comunisti sono merda.

come i fascisti.

solo che i comunisti non praticano autocritica...

churchill diceva che glm italiani erano uno strano polo...composto da 90 milioni di persone.

45 milioni di fascisti e 45 milioni di antifascisti.

e questa è storia...mica solo parole di un ubriacone inglese...

mi gioco le palle che molte delle foto che ritraggono i sedicenti partigiani...il giono prima vestivano d'orbace.

se fosse dipeso da queste categorie...io e te...non avremmo potuto nemmeno comunicare.

ciao fratè...

io ero tzunami

Anonymous said...

Gentile Punzi,
io che i morti li ho avuti solo dalla parte giusta (uccisi dai tedeschi) non sono d'accordo con lei.

Io onoro anche i morti della X Mas, uomini che si batterono per l'Italia (cercando ad esempio di arrestare l'avanzata jugoslava) al di là dell'ideologia politica.

Cordialmente,
Luigi Ferdinando

Anonymous said...

La cerimonia ricordava i caduti per la resistenza di Roma. Hanno scelto l'8 settembre, i furbetti.
Se posso permettermi, io l'8 settembre la renderei davvero festa nazionale. Quale altra data rappresenta più limpidamente il valore italiano?

gabriele

Anonymous said...

gabriè...l'otto settembre non è festa.

per nessuno.

chi festeggerebbe un'implosione?

signor ferdinando, mi duole per le sue gravose perdite e l'ammiro per la sua sincerità.

però...è storia che sono stati i fascisti a far cadere nel baratro l'italia.

e lo dico io che nel 1978 ho preso la tessera del fronte.

salvo svoltare per fiuggi, diciamo così...mooooooooooolto prima di fini & coo.

altra cosa è che poi...i "rossi" abbiano dato alla nostra povera patria...la spintarella finale.

ciao a tutti.

io ero tzunami

Anonymous said...

Grazie Tzunami.

Vorrei solo precisare nell'onorare la memoria di quegli italiani non c'è nessuna giustificazione per le scellerate scelte del regime fascista (dalle leggi razziali all'entrata in guerra).

Ma solo la convinzione che per un soldato, dopo l'otto settembre, la scelta non fosse scontata. E quella che molti, anche nella RSI, si batterono per la patria.

Arrivederci,
LF