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Thursday, March 12, 2009

Il Pd rincorre dalla parte sbagliata

Il nuovo segretario del Pd Franceschini promette di essere un prolifico ideatore di proposte puramente demagogiche.

E' riuscito a far parlare, scrivere e discutere di "solidarietà", di aiuto ai più "poveri", ma l'avete letta bene la proposta di Franceschini? E' davvero rivolta ai "poveri" in carne ed ossa? Ammesso che sia lecito definirla "solidarietà", visto che di solito la solidarietà non è obbligatoria, mi parrebbe proprio di no. In pochi l'hanno notato, ma i 500 milioni non passerebbero direttamente dai più ricchi ai più poveri, bensì arriverebbero a questi ultimi attraverso degli intermediari: volontariato e Comuni. Siamo al solito "tassa e spendi". L'aiuto Franceschini lo vuole dare ai suoi amici nel volontariato e negli enti locali, che di soldi già ne sperperano abbastanza in cazzate.

«Primo recuperare a sinistra, la strategia del Pd è chiara», è il titolo del "Punto" di oggi di Stefano Folli, su Il Sole24 Ore. Sarà anche chiara, ma è sbagliata. Se il Pd vuol essere un partito di governo, maggioritario, competitivo con il PdL, deve cominciare a recuperare credibilità presso i ceti più pragmatici, moderni e moderati del paese, che si situano al centro dell'elettorato. Pensare di recuperare prima a sinistra per poi ritentare di buttarsi al centro, è un'illusione. Perché alla prima curva quelli di sinistra, che oggi si sforza tanto di recuperare, li perderà nuovamente.

Dovrebbe invece abbandonare i voti a sinistra e contendere subito al centrodestra i suoi voti. Spostato il proprio asse politico e conquistata una fetta del consenso dell'avversario, quando vedranno che l'unica alternativa a Berlusconi e alla destra è il Pd, allora anche molti voti di sinistra torneranno a casa e si arrenderanno a sostenere una politica molto meno di sinistra, della vecchia sinistra, ma più vicina a una sinistra in contatto con la realtà dei nostri giorni.

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