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Friday, March 13, 2009

Solo un caso, o l'Europa ha imparato che spendere non serve?

Di fronte all'insistenza dell'amministrazione Obama (e insisterà ancor di più al G20 che inizierà stasera) nel chiedere all'Europa di partecipare a un paccheto di stimolo globale - in poche parole, di spendere di più - i governi europei (tedesco e francese in testa) sembrano invece piuttosto guardinghi. Contrari, azzarderei. E il Wall Street Journal ieri spiegava perché questa volta ha ragione la "vecchia Europa" a non voler spendere, forse memore di quanta poca crescita garantisca un'elevata spesa pubblica. Prendendo proprio l'Italia ad esempio negativo, il WSJ sottolinea quanto sia sbagliato il vecchio assunto keynesiano che ad ogni dollaro di spesa in deficit corrisponda un dollaro e mezzo di crescita economica. «Se fosse così, l'Italia sarebbe il paese più ricco in Europa, invece di essere solo uno dei più indebitati», ironizza il quotidiano.

Sarà per caso, perché non sono d'accordo su quasi nulla, o perché non sanno che fare, ma questa volta i governi europei stanno assumendo una posizione corretta rispetto alla voglia di spendere dell'amministrazione Obama. Almeno secondo il WSJ. E la posizione attendista del governo italiano, criticata da un'opposizione che invece di reclamare le riforme a costo zero se ne esce ogni giorno con proposte demagogiche e assistenzialiste, è in linea con quella europea di massima cautela nei conti pubblici. Agire si dovrebbe, ma con le riforme, non con la spesa pubblica.

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