«Ha sempre il tono di certi portinai che si atteggiano a padroni del condominio. Rude, sbrigativo, declamatorio e un cicinino sprezzante. Il tutto aggravato dall'accento ferrarese, con le elle che slittano e le esse infinite. Nelle signore diventa dolce e accattivante. Mentre sulle sue labbra è terribile».Giampaolo Pansa su Dario Franceschini (il Riformista).
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