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Thursday, November 25, 2010

Murdoch e Caltagirone muovono i fili

«I due puntano a rastrellare le frequenze digitali non appena saranno messe all'asta». I due di cui parla Italia Oggi sono Rupert Murdoch e Francesco Gaetano Caltagirone (suocero di Casini). Se Berlusconi ha il conflitto di interessi che tutti conosciamo, i suoi nemici non sono da meno. Non solo Montezemolo, che si ritiene penalizzato con la sua Ntv (in realtà, come lui stesso ammette, siamo il primo Paese ad aprire ad un operatore privato nell'alta velocità), sono altri i giganti che vedono nell'attuale governo un intralcio per i loro grandi affari. Pronti a piombare nel ricco piatto delle frequenze digitali, Murdoch e Caltagirone già si sentono i nuovi padroni della tv.

Resta un piccolo ostacolo: Berlusconi. Per questo, osserva il quotidiano, «buttare giù il governo è il primo passo obbligato della strategia di attacco del duo Murdoch-Caltagirone». Ecco spiegato l'«insolito vigore» di SkyTg24, che quasi ogni giorno propone un sondaggio contro il governo e che strizza l'occhio a Fini.
«Nella fase successiva, che Casini ha battezzato con fantasia in tutti i modi possibili (governo tecnico, di responsabilità nazionale, d'armistizio, e così via), grazie all'inevitabile clima di concitazione politica, la vendita delle frequenze digitali ad imprenditori ostili a Berlusconi sarebbe facilitata e consumata come un classico colpo di mano, come lo fu la concessione della licenza per la telefonia mobile a De Benedetti con il governo Ciampi nel 1993».
Del progetto, scrive ancora Italia Oggi, «nel Palazzo romano si chiacchiera abbastanza apertamente». E aggiunge che «l'intera pagina di pubblicità sul Corriere della Sera che oggi Sky dedica a un evento che vede Montezemolo come protagonista è la migliore risposta a chi si interroga sui possibili alleati del duo Murdoch-Caltagirone. La battaglia è appena iniziata, e si annuncia durissima, senza esclusione di colpi».

1 comment:

Anonymous said...

Adesso anche il gomblotto di Murdoch e Caltagirone.

Poi ne riparliamo dell'assegnazione delle frequenze in Italia, dal 1980 onwards.