Moak rhue Yesus gu dip!
E' stato anche questo il grido disperato e rotto dalla commozione che Pannella ha lanciato, ospite di Costanzo, di fronte ad un pubblico che, incredulo, ammirato, senza averci capito gran ché, al buio della ragione ma colpito al cuore, ha dato fiducia e ascolto, e infine tributato una sincera ovazione, al leader radicale. Oggi i Radicali a San Pietro manifestavano in sostegno di un popolo cristiano, i montagnard, che venivano trucidati in quegli stessi istanti, in Vietnam, colpevoli solo di aver voluto festeggiare liberamente la Pasqua. Quel grido è la gioia del Cristo risorto nella lingua dei montagnard. Pannella è riuscito ad ottenere il flebile levarsi delle voci di Prodi e Frattini. Per Berlusconi imperdibile l'occasione per mostrarsi, non solo a chiacchiere, un diligente anticomunista.
Quanti pacifisti vedo già in strada a dimostrare contro il governo di Hanoi... Ma rivolgersi all'Europa in questo caso è come battere pugni contro un corpo morto. Dunque, in ultima analisi, chi vinse la guerra del Vietnam? I pacifisti? I vietkong? I sovietici? Certo non la vinsero i vietnamiti, come non la persero gli americani. Chissà, forse una nuova campagna militare Usa potrebbe destare l'attenzione dell'opinione pubblica su quello sfortunato popolo. Non solo i montagnard, ma tutti i vietnamiti, oppressi da uno dei regimi più violenti sulla faccia della terra. Un regime non emendabile, senza dialogo possibile, dove solo la forza della minaccia della forza, e del braccio armato del diritto (e di quei diritti sanciti dall'Onu), può significare nuove speranze.
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