Si riapre come ogni anno il dibattito sul 25 aprile. Orestina segnala la rubrica di Paolo Mieli sul Corriere, mentre su Repubblica è apparso un lungo e complesso e stimolante articolo di Adriano Sofri (ne ha parlato mic).
Riguardo quanto scrive Orestina su Al Jazeera, devo dire che non mi sono trovato totalmente in disaccordo con Mieli - l'altra sera era a Ballarò - che ritiene un errore della tv del Qatar non aver mandato l'uccisione di Quattrocchi, ma che comunque - credo di aver capito dal suo intervento - rappresenta, anche se spesso in modo fazioso (e qui in Italia non siamo campioni del giornalismo obiettivo), un'evoluzione in senso occidentale dei media arabi. La questione vera non è se impedire o meno ad al Jazeera di raggiungere le menti e i cuori (o lo stomaco) degli arabi, o se incavolarci e protestare contro la sua faziosità, ma provare a raggiungerli anche noi quei cuori e quelle menti. Era, ed è, il vero antidoto per non trasformare la foga di qualche migliaio di terroristi in una rivolta di popolo in Iraq. Ma bisogna fare in fretta.
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