Il doppio errore del Dpef sui tagli fiscali:«Per l'Iraq, Tony Blair è andato in Parlamento e ai suoi deputati in rivolta ha detto in sostanza: "Se mi votate contro andiamo tutti a casa, io non cambio idea". Noi abbiamo un capo del governo che, dopo aver vinto le elezioni con una maggioranza mai raggiunta in Italia, si è comportato in modo diametralmente opposto. Nella convinzione che il plebiscito non si tenga tutti i giorni, ma ogni cinque anni, evitando di mettersi in gioco ogni volta che il gioco si è fatto duro. La crisi di leadership di Berlusconi sta tutta qui: nel costante tentativo prima di sopravvivere, poi di governare. Come un qualunque capo di un governo della Prima Repubblica, quelli, per intenderci, che governicchiavano per nove mesi. Ma sopravvivere, in politica, non vuol dire governare, bensì il suo contrario: non governare per sopravvivere».
Piero Ostellino, Corriere dellla Sera
«... una promessa non mantenuta – errore politico – con misure che rischiano di avere un effetto di rilancio della crescita assai contenuto – errore economico».
Il Foglio
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