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Tuesday, July 27, 2004

Sovversivi

Il parere della Corte dell'Aja e la risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu sulla barriera di sicurezza israeliana - alle quali l'Europa in modo compatto si è allineata - non solo avallano in tutti i suoi aspetti la visione palestinese del conflitto, ma contengono «tre elementi sovversivi del diritto», come fa brillantemente notare Emanuele Ottolenghi:
«Il primo sminuisce la minaccia terroristica palestinese negando l’efficacia della barriera come strumento difensivo. Il secondo riconosce diritto d’Israele all’autodifesa soltanto contro Stati, non contro attori come il terrorismo palestinese, che diventa quindi legittimo. Il terzo definisce i territori come palestinesi, trasformando la linea verde da linea provvisoria di cessate il fuoco a confine internazionale sacro e inviolabile. Il problema non è il terrorismo, ma l’occupazione; tutto il territorio, nonostante la risoluzione 242 dica il contrario, sarebbe palestinese; la barriera non è uno strumento di difesa ma di annessione di terra non più oggetto di contesa, ma aggiudicata, senza tenere in considerazione la 242, ai palestinesi. Israele perde qualsiasi rivendicazione e dovrebbe ritirarsi. I negoziati servono a regolare il ritiro israeliano, null’altro. Questo il significato dei due documenti e la natura della posizione dell’Unione europea. Quando le politiche di Sharon stanno dando i loro frutti e la strategia palestinese è a un passo dal collasso, la Corte internazionale e l’Assemblea generale offrono all’Europa una scusa per impedire a Israele di vincere la guerra scatenata dai palestinesi, dandogli la sola opzione possibile di capitolazione e resa incondizionata».
Emanuele Ottolenghi, Il Foglio, 22 luglio 2004

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