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Friday, November 10, 2006

Una risata li seppellirà

Una piega che si fa davvero brutta

Daw, a cui manifestiamo la nostra piena solidarietà, denuncia di aver ricevuto una diffida legale da Radio Radicale e ha rimosso il divertente video "Casa Pannella", che nei giorni scorsi aveva pubblicato sul blog e su You Tube, finendo su Repubblica.it. I chiarimenti li abbiamo avuti e c'è di che rimanerne stupefatti e increduli, ma è evidente che malumori e risentimenti hanno passato il segno.

Inoltre, è avvilente vedere come una tale irresponsabile iniziativa finisca per danneggiare l'immagine del sito RadioRadicale.it, e di chi da anni ci lavora, arrecando al movimento radicale una perdita secca di credibilità soprattutto presso i tanti che nella blogosfera lo seguono con attenzione e stima, condividendone spesso idee e battaglie. Diciamo che non è esattamente così che si rilancia il partito...

Nel frattempo, sul Forum di Radicali.it va in onda l'ennesima tirata moralistica sulle presenze di Capezzone a Markette (l'ultima, il 24 ottobre, davvero esilerante, quando osservando che solo Barbara Spinelli, compagna di Tommaso Padoa Schioppa, ha il coraggio di difendere nei suoi editoriali la Finanziaria, dice:«Non chiediamo i fatti separati dalle opinioni, ma almeno i letti separati dalle opinioni»).

Senza un minimo, ma dico un minimo, di sense of humour non c'è speranza di conquistare la fiducia della gente, per quante buone ragioni e idee si abbiano.

Inspiegabile, poi, questo post di Perdukistan, che sembra prendersela con il gruppo Welfare to Work, che non è mai entrato nelle dispute sul segretario.

Insomma, qualcuno che dal congresso è uscito con le ossa rotte ha i nervi a fior di pelle, solo che così i radicali rischiano di non essere seppelliti dal "regime", ma da grasse, grosse, risate.

42 comments:

Anonymous said...

Ti ringrazio Jim.

Anonymous said...

Punzi, perché non ti dimetti?

Sgembo said...

Perché, ci sono post di Perduca spiegabili?

Anonymous said...

Federi', me ne sono appena accorto (l'avevo postato anch'io). Dire sconcertato è dire poco.
Facciamo così: non ho parole.

Anonymous said...

Come definire il comportamento dei radicali, in questa come in altre occasioni?

Direi "inqualificabile".

Sono contento che Spadaccia non si sia prestato a fare il Presidente di questa pagliacciata di partito.

Anonymous said...

Ma la storia della diffida è vera? sentivo ieri Bordin a radio radicale parlare del video e giudicarlo simpatico.
Eravate i maghi della comunicazione...cosa diavolo vi sta succedendo ?

Ciao Paolo

Anonymous said...

Oddio, così a occhio in effetti Boselli non mi pare il tipo che porta gusto dell'ironia all'interno di un partito...:-)
Ma il 'nostro' Daw è fortissimo invece....:-)

Anonymous said...

non ci voglio credere ma siccome all'imbecillità dell'uomo non c'è limite...


ciao.


io ero tzunami...

JimMomo said...

Commento anonimo cancellato.

Suvvia, non siate maleducati.

Anonymous said...

Bordin, durante la rassegna stampa di ieri, a proposito del filmato Casa Pannella, aveva detto "divertente e ben fatto". Allora da chi è partita la denuncia?

Anonymous said...

Anagrammando Diego Galli,viene fuori:
dagli elogi/egli dilagò

Marco said...

davvero cè da chiederesi che cavolo stia succedendo eh.
sono vent'anni che voto radicale, ma ste cose mi fan cascare le palle per terra. cribbio, mi resta solo l'esilio politico!

Anonymous said...

Infatti fra i radicali, più o meno tutti e comunque tutti quelli che contano, il video di Daw è stato molto apprezzato e niente affatto avversato. Poi però salta fuori un certo Diego Galli che è l'attuale responsabile del sito della radio ( www.radioradicale.it , lo cito sennò mi querela), che si rivolge ad un avvocato. Non so se sia radicale o semplicemente uno che coi radicali ci lavora, quel che so di sicuro è che si tratta di uno che ha soldi da spendere e cerca un quarto d'ora di celebrità.

Anonymous said...

questa questione è davvero assurda. mi sono già associato a daw e jimmomo con un mio post, e come ha già detto qualcuno, i più sconvolti siamo proprio noi radicali

Anonymous said...

...lo dicevo stamattina a Radio città futura: al di là delle questioni legali e formali, siamo dinanzi a un (altro) caso da manuale di tafazzismo. Complimenti a Daw per il video, in ogni caso, che ci ricorda quanto sia importante saper ridere di sé...

Daniele Capezzone

Anonymous said...

Il video era molto carino e sdrammatizzava molto, peccato che il bel montaggio penalizzava un po' i contenuti della lite.
L'iniziativa, se è partita da Diego, è davvero sconcertante

Un saluto a Daniele

Anonymous said...

Fede, conoscendo nel dettaglio quanto accaduto e le persone coinvolte (te compreso), sono letteralmente allibita dalla tua assoluta cattiva fede... e per altro risulta che prima di scrivere questo post tu non abbia affatto chiesto chiarimenti e spiegazioni alla persona che accusi di rovinare l'immagine del tuo lavoro in radio...

questo sì che è sconcertante!! Sconcertante davvero!

Sara

Anonymous said...

Un minimo di comprensione caro Punzi la dovresti avere su quello che accade...sveglia!

JimMomo said...

Sara, se Diego mi avesse accennato l'iniziativa che stava per prendere avrei tentato fino all'ultimo di dissuaderlo. Come potevo sapere che arrivasse a questo punto?

Si tratta solo di buon senso, vecchio, caro buon senso. Così dalla ragione si è passati dalla parte del torto. E circoscrivere la questione ai soli aspetti legali è fuorviante, come ho cercato di spiegare nel nuovo post che ho pubblicato, una volta appresi maggiori particolari.

Al di là delle intenzioni, e buone ragioni, di Diego, sicuramente le migliori, obiettivamente la sua iniziativa rappresenta un danno d'immagine per il sito, e quindi, dipiace dirlo, per il lavoro di tutti, compreso il suo.

Questo purtroppo è un dato. E spero che non si ricorra a "manovratori" cui attribuire la responsabilità di come la faccenda è stata vista all'esterno.

ciao

JimMomo said...

Anonimi, rivelatevi, altrimenti come faccio a "comprendere quello che accade"?

Anonymous said...

Federico, non è mia abitudine dare del "manovratore" o della "truppa cammellata" a nessuno.... ad ognuno il suo stile. Io parlo molto più banalmente e semplicemente di cattiva fede. la tua, in questo caso. Perchè, anche volendo tralasciare "i soli aspetti legali" ( sulla cui tua interpretazione "intuitiva" mi permetto però di avanzare qualche ragionevole dubbio...e più che di forma, mi pare che si tratti della sostanza della vicenda), è quantomeno singolare che attento come dichiari di essere alla verità delle cose, tu non abbia neanche avvertito la necessità o la correttezza di andare a sentire l'altra campana, tanto più che con Galli ci lavori e lo conosci da anni. Ma ripeto, ad ognuno il suo stile.

Tutto questo gridare, indignati, alla CENSURA è ridicolo e assolutamente fuori luogo, altro che "semplice buon senso", Federico.


Sara

Anonymous said...

Federico, una domanda (se vorrai rispondermi bene) se io prendessi uno dei tuoi articoli scritti per radioradicale.it, lo ripubblicherei con tanto di link ma togliendo SOLO il nome del autore, t’incazzeresti?.

JimMomo said...

Sarà, è singolare che, pur essendo Diego il responsabile del sito, io che ci lavoro da anni mi sia trovato di fronte a un fatto compiuto di questa portata.

Diego ha commesso un errore (ognuno è ovviamente libero di pensarla come vuole), come altre volte in passato e come probabilmente in futuro. E' umano. Quando ne avremo occasione ne parleremo di persona. Finora non ne ho avuta, ma non ho potuto fare a meno di esprimere la mia impressione sull'accaduto.

Anche quando si ha ragione in linea di principio bisogna valutare le conseguenze delle proprie azioni. E soprattutto, concentrarsi su quelle, mentre Diego ha accusato Daw di aver dato "una versione evidentemente distorta di quanto accaduto" e di negare agli interessati la "possibilità di farsi una propria opinione".

Come ci si può sorprendere che Daw e gli altri, poi, attribuiscano un valore politico alla diffida?

Ovviamente non sono io che grido alla "censura", ho spiegato in due post come la penso. Ma quando si prendono iniziative del genere sappiamo tutti (no, forse non tutti) le dinamiche che si ingenerano e gli sciacalli che ci si buttano sopra. Maggiore attenzione, e buon senso, la prossima volta.

Mihai, a parte che il link potrebbe bastarmi, sono sicuro che non ti rifiuteresti di indicare il mio nome.

Pochi giorni fa un blog ha tagliato e ricucito un mio post per prendermi per il culo. Non è che sono andato a dirgli che la sua era una ricostruzione distorta (era evidente!) e che impediva agli altri utenti di farsi un'idea non rimandando alla versione integrale del mio post.

Anonymous said...

infatti non l'ho mai fatto :) è non lo farei mai.
Passando al resto, tu dici che "anche quando si ha ragione...", valutare, ecc. Il problema è che, secondo me, quando si ha ragione non ci sono gli ecc, ecc, si ha ragione è basta. è per diffenderla (la ragione) si deve essere pronti a rischiare. Diego, oggi, ha difeso tutti voi da futuri utilizzi impropri del vostro lavoro. Ha iniziato con la persona sbagliata??? Da qualche parte doveva pur iniziare. :)

Anonymous said...

Perdonami eh, ma con tutto il rispetto per il tuo ruolo di "opinionista ed editorialista radicale", Federì, mi sembra che il paragone con il tuo post tagliato e ricucito per prenderti per il culo centri come i cavoli a merenda!!!

Auguroni,
Sara

Anonymous said...

il sig. diego galli è indifendibile.

e lo è indipendentemente dai paventati, eventuali sciacallaggi, come pure lo è dagli improvvidi tentativi di salvargli la faccia, al sig. diego, dico.

io, che in questo evento tragico mi ci sono ritrovato per forza, nel senso che l'ho subito come un semplice, terzo cittadino, estraneo alle bizzarre - e perfide - geometrie di partito, siccome mi sto rendendo conto che il caso d.g., da tragedia che è, passando per il patetico...sta degenerando nella classica farsa, dico a tutti i difensori d'ufficio della censura...gli dico che la fine arte censoria è viva e vegeta, si annida dietro gli angoli dei muri più bui, come fanno i criminali, pronti all'agguato, in attesa della preda.

difendetela pure, contenti voi...

tutto qui.


ciao.


io ero tzunami...

Anonymous said...

suvvia, non dovrebbe essere ignoto a radicali che sono i metodi che qualificano, o squalificano, i fini.

se la difesa dei diritti d'autore del filmato originale dal quale il video di daw fu tratto è pienamente legittima, per quanto a mio modo di vedere assai trascurabile, l'averla così prontamente affidata alla diffida preceduta da valutazioni sul contenuto e la correttezza d'informazione del tutto irrilevanti e non pertinenti impernia la vicenda sull'elemento che nel contesto riveste il maggior rilievo: la contestazione di una pretesa scorrettezza "politica" del video.

insomma è proprio il modo che da un senso all'atto. non a caso la gran parte dei "lettori" così l'ha inteso.

come dice federico è questione di buon senso. chi parla ha il dovere di non farsi fraintendere e in questa vicenda il "fraintendimento" è a mio avviso talmente scontato e prevedibile che non posso credere che diego galli non se ne sia avveduto a meno che, come capita al sottoscritto, in un moto di stizza non abbia percepito i reali contorni della vicenda. capita eh, non vedo alcun cadavere.

onestamente mi spiace di più per quella specie di difesa d'ufficio peraltro un po' impacciata che mi pare di leggere nei comunicati che ho sentito a RR e in quello che ho letto di rita bernardini.
francamente era meglio lasciar cadere la faccenda. una umanissima scivolata sulla classica buccia di banana finisce per alzare molta polvere e si da l'impressione che dietro a una banale questione affiorino malumori e rancori personali che il video di daw prendono semplicemente a pretesto.
se vero ancora i modi sono inadeguati al confronto, se falso lo si rende plausibile, delle due non saprei quale è peggio.

comunque troppo rumore per poco, imho

Marco

Anonymous said...

Come punizione per le stronzate che leggo sul caso, dovreste auto-condannarvi ad un (1) anno solare di Radio Uno.
Mi rendo conto che chi trova intollerabilmente faticoso citare una fonte, fatichi a comprendere la differenza tra diffida e denuncia, ma qui si sta esagerando.
Nella sua rassegna stampa, Bordin ha elogiato il filmato, giudicandolo divertente, Daniele ha ringraziato Daw, per avergli ricordato l'importanza di saper ridere di sè stessi.
Mi pare abbastanza.
Legalità, non esiste libertà senza, o no?

Mi sono rotto le * (autocensura) scatole degli sconcertati, degli li ho anche votati, manco fossero da ringraziare per lo sforzo, ma in campana, la prima cosa che non mi piace e zac.

Che sega.

skunk

Anonymous said...

Daw non poteva sapere che volevano un deep link. Ma doveva aver letto le CC. Quindi il link al sito doveva metterlo DA PRIMA.
Già questo ha creato un danno (perchè poi giornali e TG hanno riportato subito la versione senza fonte).
Dopodichè a Daw è stato richiesto esplicitamente e lui ha aderito secondo quello che aveva tutto il diritto di ritenere sufficiente (il link al sito).
Dal momento però che le CC parlano esplicitamente di "modalità indicate dall'autore", nel momento in cui l'autore specifica una modalità (anche in un secondo momento), c'è solo da attenersi a quanto richiesto. E basta.

Tutto il resto è autopromozione ("AAAH! CENSURATORIIIIIIIIIII!") da parte di un soggetto con precise finalità propagandistiche...

Anonymous said...

Ecco, GG ha centrato perfettamente il punto:
Daw ha violato le regole non inserendo la fonte, come previsto dalle CC, fin dall'inizio (strana dimenticanza, visto che il ragazzo non sembra un pivellino..). Questo ha creato un danno evidente, per giunta amplificato dal fatto che il video senza fonti è stato ripreso da diversi mezzi di comunicazione (e qui sta anche la differenza con altro materiale che gira su internet ugualmente senza rispettare le poche e basilari regole stabilite dalle CC). A quel punto, a violazione già avvenuta, gli è semplicemente stato richiesto di provvedere al rispetto della regola, sebbene a posteriori (ovviamente qualcun altro al posto di Diego avrebbe potuto tranquillamente e direttamente denunciarlo, cosa che non è mai stata minimamente considerata, perchè evidentemente l'intento era tutt'altro che punitivo). Si dice: che ne poteva sapere il "povero" Daw che la fonte andava citata in modo specifico,con tanto di link? Non ha nessuna importanza quando gli sia arrivata la comunicazione sulla modalità specifica di dicitura, nel momento in cui gli è stato richiesto di riportare la fonte con quella modalità, Daw era tenuto a farlo, perchè questo è quanto espressamente prevedono le CC. Oltretutto che era già abbondantemente nel torto. Invece ha protestato e si è rifiutato e a quel punto giustamente è partita la diffida, che invito tutti a leggere.

....eccolo qui il grande "scandalo POLITICO" che tu Federico hai contribuito egregiamente ad aizzare qui ed altrove con quel gran "buon senso" che ti caratterizza...

il perchè Daw in questa faccenda ci sguazzi allegramente è molto chiaro...CENSURA, CENSURA...eccerto, come no? complimenti per l'operazione marketing!! peccato che quando si esagera è facile essere sgamati....e questo (x te, federico che ami i "fatti") è un fatto.

Ha ragione Skunk, bisogna farvi un disegnino per spiegarvi la differenza tra diffida e denuncia o con un po' di buon senso riuscite a cogliere la differenza prima di iniziare a sbraitare contro il regime censorio di radioradicale.it o, ancora peggio, contro lo scandalo PO-LI-TI-CO?

Quanto a te Federico, l'immagine del tuo lavoro riesci a danneggiarla alla grande anche da solo, senza l'aiuto di aiuti esterni. Non sottovalutarti.

Ultima cosa: questi tuoi appelli ( a posteriori) alla moderazione linguistica, perchè "sulla buona fede e sull'intelligenza non c'è da dubitare" fanno un po' ridere e molto diffidare dal momento che, guarda un po', sei stato tu il primo a parlare di "truppa cammellata".... e poi fai finta di stupirti se la gente che frequenta questo blog, senza neanche conoscerlo, gli da dell'"ambizioso lacchè"?

La tua interpretazione "politica" della vicenda non si discosta poi molto da questo genere di argomentazioni.... e anche questo è un fatto. E mi dispiace davvero molto per te, non fosse altro perchè ti conosco ...o perchè davvero non ti riconosco più!

Sara

JimMomo said...

Mi spiace che tu la prenda così, Sara.

E' chiaro che non si tratta di una censura. Ma purtroppo, nel modo in cui la messa Diego non si stava più chiedendo il semplice rispetto della licenza.

Stando a quanto riporta Daw, non smentito da nessuno, la cosa ha preso una piega diversa quando Daw, dopo aver inserito il link a Radio Radicale (soddisfacendo quindi la prima richiesta) è stato accusato di aver creato "una versione evidentemente distorta di quanto accaduto", di aver danneggiato i radicali e quanti si battono per il diritto d'autore Creative Commons, e di negare agli interessati la "possibilità di farsi una propria opinione".

A quel punto, i due non si sono più capiti, perché più che la difesa del diritto d'autore è sembrata una ripicca "politica". Non risulta infatti, che per il video di Welby, o la bestemmia della Bonino, ci siano state le stesse richieste.

Credo che Daw sarebbe anche stato disponibile ad inserire il link alla versione integrale se glielo si fosse chiesto dall'inizio e senza altre inutili considerazioni di merito sul video.

Se qualcuno ti chiede di "citare la fonte", tu che fai? Citi la fonte, come ha fatto Daw, o ti inventi una frase burocratica di 4 righe andandoti a cercare un link interno?

Per il resto, non c'è che prendersela con i noti meccanismi della comunicazione, che saranno brutti, ma quelli sono e vanno messi nel conto.

Dunque, ritornate sul pianeta terra, recuperate il senso delle proporzioni. Non c'è stato alcun complotto "anti-radicale", ma la reazione spontanea, demagogica se vuoi, di tanti blog e utenti internet (anche radicali).

Anonymous said...

ma quale operazione di marketing...ma se dg ha aperto bocca e dato fiato...

in tutti i miei stronzi 40 anni, è la prima volta che vedo i radicali...scivolare così in basso!

violazione delle regole?

e quando pannella si fumava gli spinelloni in piazza, quella non è violazione delle regole???

o le regole valgono a seconda di come sono scritte ed in funzione di chi o cosa?

dai, smettetela, fate i seri ( non i seriosi ) e prendetevi tutte le critiche che vi sono rivolte.

in democrazia, ragazzotti belli, funziona così.

dg ha sbagliato,anzi, ha fatto una gran cazzata.

di lì a rivoltare la "colpa" su chi, come me, è giustamente sconcertato...cose da pazzi, il bue che dice cornuto all'asino.

ha ragione remember...ingrigiti come diesse qualunque.

sconcertante è poco!!!

abbasso i difensori d'ufficio della censura.

sempre.

ciao.

io ero tzunami...

perdukistan said...

purtroppo vedo solo ora questo post, capisco che non ci si arriva al cuore o alla radice del problema... pazienza ce ne sono tanti in queste condizioni...

http://perdukistan.blogspot.com/2006/11/strascichi-congressuali.html

Anonymous said...

Nel modo in cui l'ha messa Diego? Federico non essere ridicolo, se sei in mala fede ti puoi attaccare all'espressione "versione distorta" quanto vuoi, e allora non ne usciamo ... perchè allora mi attaccherai una pippa infinita sulla satira censurata per fini politici, infilandoci magari anche Luttazzi estromesso dalla rai, etc etc e io ti ascolterò pensando: ha perso il senno e ogni contatto con la realtà.
Se invece sei in buona fede, e hai il buon senso di renderti conto del contesto, ti accorgerai chiaramente che quella frase intendeva spiegare la motivazione della richiesta di citare la fonte: ovvero permettere alle persone che guardano il video di Daw, di risalire al documento originario, nel caso volessero sapere che cazzo è davvero successo in quella cazzo di direzione... Senza inserire il link originale (e quindi non il semplice e vago rinvio alla radio, ma il link specifico), non dai la possibilità all'utente di farsi una propria oninione se vuole. Ma cazzo, Federì, queste cose me le dovresti insegnare tu a me, visto che là dentro ci lavori da anni. Diego non ha fatto nessun commento sul merito del video, gli ha semplicemente spiegato, per altro in modo garbato, (visto che il tizio da quell'orecchio non ci sentiva) qual'era il senso della richiesta, perchè non apparisse arbitraria (e giusto ad un imbec...ops, ad una persona in mala fede a questo punto può apparire arbitraria)...che poi è il senso stesso dell'esistenza di radio radicale.

Poi mi dirai che la parola "distorta" è fuorviante, ma lo è solo se appunto sei in cattiva fede, perchè uno può dire tutto quello che gli pare, ma i processi alle intenzioni non hanno senso...c'è una diffida scritta si o no? e allora a quello e al contenuto ti dovresti limitare. Tu la conosci la differenza tra una diffida e una denuncia, Federico? E l'hai letta la diffida in questione? E allora se l'hai letta, capirai che quello è solo uno strumento di tutela e avrai notato i toni assolutamente gentili che vengono usati, della serie: Caro Daw, ci sembra che tu non abbia ottemperato in modo adeguato alla nostra richiesta e alle regole stabilite da CC. In questo modo la gente non può risalire al documento originale. Ti chiediamo quindi di mettere il link giusto, per evitare una eventuale denuncia per violazione delle regole CC.

E' tutto così chiaro e trasparente, Federico, che proprio non riesco a comprendere il tuo atteggiamento. Poi ti chiedi: e perchè non è stato fatto lo stesso per tutto quello che è circolato su internet? Ma che cazzo di domanda è? A me non risulta che voi abbiate un ufficio legale con persone che sono pagate per stare tutto il giorno lì a controllare se tutto quello che esce rispetta le regole.... è chiaro che in questo caso la cosa era più lampante di altri, e il danno maggiore visto che il video di Daw è stato ripreso da numerose televisioni e quindi ha raggiunto centinaia di migliaia di spettatori. E perchè allora non diffidare mediaset o la rai , mi chiederai se anche tu, come Daw, da quell'orecchio proprio non ce vuoi sentì?? le tv hanno ripreso Casa Pannella in modo legittimo (anche se non proprio correttissimo dal punto di vista professionale, ma questa è una mia personale opinione), visto che esso non è coperto da nessuna licenza. Il materiale invece che è stato ripreso da Daw è coperto da licenze CC che vanno rispettate, e quindi è Casa Pannella che deve citare in modo preciso il link originale e non la ritrasmissione televisiva che è stata fatta da alcune emittenti.

Mi fa piacere apprendere che mi inscrivi automaticamente nella lista delle persone che hanno perso il contatto con la realtà ....interessante, davvero molto interessante, perchè, caso strano, stavo giusto giusto per dirti che se c'è qualcuno che pare aver perso completamente ogni contatto con la realtà quello sei tu Federico. Ma di brutto proprio.

E poi, se per favore eviti di rispondermi con un taglia e incolla del tuo intervento fatto altrove, visto che io mi prendo anche la briga di leggerti e di commentare sul tuo blog, mi fai un favore. Altrimenti non rispondermi affatto, non è un problema. Comunque sia, per quanto riguarda la "citazione intuitiva"...ti ripeto, il punto non è se Daw fosse tenuto o non tenuto a sapere in che modo bisognava citare la fonte...certo, non era tenuto, però era tenuto a ottemperare alla richiesta di radioradicale.it nel momento in cui il responsabile del sito gli ha spiegato la modalità corretta di citazione, oltretutto giustificandola (cosa che Daw non ha fatto). E questa non è una mia opinione, è quanto prevedono le CC.

Io, per la cronaca, non ci vedo nessuna congiura anti-radicale, ci vedo solo tanta demagogia (e la demagogia è cosa ben diversa dal "buon senso"....semmai è il l'uso strumentale del cosiddetto "senso comune"), un bel po' di cattiva fede (di parte di alcuni) e anche un bel po' di idiozia.
Ed è per questo che mi incazzo con te, perchè cavalcare demagogia, cattiva fede e idiozia non è quello che mi sarei aspettata da una persona come te. Tutto qua, molto semplice.

Sara

Anonymous said...

ancora con i c.c...ma che è, l'acronimo dei carabinieri???

regole, regole, violazione delle regole...venghino signori venghino...

daw, sei un criminale!!!

daw, vergognati!!!

daw, non lo fare più!!!


senti sara, o chiunque altro/a...facciamo così; noi, stolti mentecatti che osiamo sconcertarci di un siffatto comportamento dei radicali...ahé ho detto radicali mica diesse o margheritini, forzisti o aenneisti...sì, proprio loro, i radicali...noi, dicevo, siamo pronti a ritirare tutte le nostre polemiche - tu, sig.na sara, hai velatamente parlato finanche di idiozie...bah - sulla cazzata di galliana memoria...ma tu, o chi per te, rendici edotti di un analogo comportamento liberticida posto in essere dai radicali, appunto, e poi ne riparliamo.

ok?

p.s...guarda che gli specchi sono scivolosi assai...

ciao.


io ero tzunami...

Anonymous said...

Guarda "io ero tzunami", in effetti, ti ringrazio perchè ci hai rivelato un grande scoop: Daw non ha banalmente violato le regole, ma la sua era in realtà disobedienza civile!! Geniale!

Per il resto, credo che ti sfugga qualche passaggio essenziale della storia radicale, che è fatta oltre che di disobbedienza civile ( che però è una cosa molto precisa, caro tzunami) anche di centinaia e centinaia di denunce ( e non diffide) per il rispetto della legalità, specie nell'ambito dell'informazione e della comunicazione.

Quanto all'idiozia, io (o chi per me) ovviamente parlavo in generale e non mi riferivo a te in particolare, ma se proprio ci tieni.... accomodati.

Vi lascio alle vostre utilissime polemiche. Auguri!

salvio said...

Stavolta ti do torto Jim. Daw avrebbe dovuto mettere il collegamento al sito e non l'ha fatto. Quando RR gliel'ha chiesto ha messo solo il link alla radice del sito e non al documento. Un peccato veniale, ma che sa di provocazione bella e buona.

E che cavolo, se qualcuno mi copiasse un articolo (non succede comunque, eheh) e lo stravolgesse vorrei almeno che mettesse il link a quell'articolo in modo che il suo lettore si possa fare una idea reale di quello che ho scritto. Non il link al solo dominio: e chi lo va poi a cercare l'articolo originale, no?

Peraltro se ne discute anche su punto informatico:

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1755632&r=PI

Anonymous said...

grazie per il benvenuto...quella degli idioti...è la prima tessera di partito che abbia mai avuto!!! nel merito, beh, che io non (ri)conosca appieno la storia radicale è vero...ultimamente dalla radio ( e dalle teste ) dei radicali...escono fuori cose talmente strabilianti...da offuscare la mente...specie se minuta come la mia, come quella degli idioti. dunque è vero, mi sfugge, non conosco o meglio, non riconosco. ma che ci vuoi fà...io mi accontento della mia bella, rozza testolina semivuota, non ho competenze onnivore come te.

al di là della sterile polemica, per poco che io conosca-ricordi, tutte le denunce ( o diffide ) che hanno avuto come parte i radicali, specie in tema di informazione, sono state mosse da loro contro altri...perché non li facevano parlare!!!

oggi accade il contrario, oggi è daw il criminale.

daw o barabba?

io lo brucerei vivo sulla pubblica piazza 'sto caxxo di daw!!!

dimostrami, storia alla mano, un'altra denuncia-diffida azionata dai radicali verso taluno alla stregua di daw...e poi, come sempre, ne riparliamo.

p.s.: il 7 novembre scorso, ho compiuto 41 anni; gli ultimi 20 ( e più ) gli ho passati anche ad ascoltare radio radicale.

ai posteri, sara.

però dimostrami ciò che ti chiedo.

è un occasione anche per erudirmi in merito, no??????????????

ciao.

io ero tzunami...

Anonymous said...

un po' d'aria
fatevi un giro fuori dall'area "politicizzata" dei blog di http://www.tocque-ville.it è vedrete come la si pensa.

http://punto-informatico.it/pt.aspx?id=1755632&r=PI

JimMomo said...

Sara, mi collego a quest'ora perché ti devo una risposta. Come vedo ti rispondo, anche se avrei potuto evitarlo dall'inizio cavandomela con una battuta che sarebbe stata ben poco elegante.

Come non ti può sfuggire dal mio secondo post sulla vicenda, ho cercato di ricostruire l'accaduto, riconoscendo che, come si dice, in punta di diritto è legittima la seconda richiesta fatta a Daw, che poi ha portato alla diffida.

Tuttavia, ripeto che secondo me c'è un momento preciso in cui la cosa sfugge di mano e non è nella mala fede di Daw e di nessun altro.

Daw ha già inserito il link al sito della radio, non sa che c'è una licenza che imporrebbe altro, né, fino a quel momento, gli viene chiesto. Insomma, lui si sente a posto. E d'altra parte, se uno ti chiede di "citare la fonte", la prima cosa che viene in mente è il link al sito dell'autore, non di cercare il link della versione integrale del documento.

Semplicemente, a Diego sfugge una seconda mail dai toni, al di là delle sue intenzioni, un po' intimidatori, imputando a Daw il contenuto "distorto" del suo video (ma cribbio, vuol essere comico, per forza è distorto!) e altri presunti danni. Legittimo anche, ma è chiaro che a quel punto Daw la veda come una ripicca politica.

C'è stato evidentemente un errore di comunicazione a cui con un po' di buon senso si poteva rimediare. Credo che lo scopo di Diego fosse avere questo benedetto link, ma gli capita di mandare mail un po' brusche e non ha ottenuto il suo scopo.

Manda la diffida, per altro scritta coi piedi e piena d'errori, e qui c'è l'autogol.

A Daw si è imputato di aver danneggiato chi si batte per le Creative Commons. Beh, diciamo che la goffa iniziativa di Diego non ha fatto di meglio. Siamo riusciti nella straordinaria impresa di far passare "in negativo" una scelta rivoluzionaria di grande apertura sulla fruibilità dei contenuti. Questo, piano piano, lo si capirà e lo si apprezzerà da parte di tutti, ma intento un'occasione è stata persa.

Chiunque mastichi un po' d'a-b-c di comunicazione se ne rende conto. Ecco, a mio avviso, il danno, a prescindere da ragioni o torti. Un'iniziativa giudicata in ogni caso inopportuna da un gran numero di utenti che guarda caso, per simpatia politica o tipologia, costituiscono proprio il nostro bacino d'utenza. Poi, chiaro, c'è chi ci specula e chi strumentalizza, ma bisogna aver l'umiltà di capire cosa ha innestato questi meccanismi perversi.

Personalmente, poi, mi accusi di cattiva fede. Perché? Sì, trovandomi di fronte a un fatto compiuto (questo, forse, non è corretto), ho deciso di dissociarmi, perché per motivi di opportunità ritengo comunque dannoso agire in questo modo, per altro con Daw che non ha alcun malanimo nei confronti dei radicali. Siccome è noto che lavoro a RR, non volevo che si pensasse che fossi compartecipe di quella scelta, anche perché in effetti non lo sono stato. Non ci vedo nulla di male.

Inoltre, nel secondo post, ho cercato di spiegare gli aspetti legali, riconoscendo la legittimità della richiesta di Diego. Ho, questo sì, aggiunto che poi ha commesso un errore. E allora?

Se parliamo di correttezza, dovremmo parlare di come è stata presa l'iniziativa della diffida, ma questo magari lo lasciamo a un'altra sede.

ciao

Anonymous said...

"questa è democrazia,questa è la comunicazione,la satira,la censura ,liberticida.ecc.ecc."Ma scherziamo?Io la vedo così: il responsabile del sito difende il suo sito (che non è uno qualsiasi)e vuole che vi si possa vedere l'originale. Ha sbagliato? Credo che anche lui lo ha capito visto la situazione di malanimi e incazzati in giro. In un momento normale si distinguerebbe bene cos è politica e cos è "marchette" o possibilità di farsi propaganda o di togliersi i sassolini...e la si butterebbe a ridere!

Anonymous said...

Daw è un baccalà, la diffida che ha ricevuto è davvero blanda e chiedeva solo di citare la fonte in maniera più precisa, se non ci credete leggetevela.

http://www-5.radioradicale.it/Diffida_Daw.pdf

La vostra solidarietà non ha alcun senso; e come se io esprimessi solidarietà per uno che ha preso una multa in per essere stato beccato a 200Km/h, sarebbe ridicolo.