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Thursday, November 23, 2006

Scegliere il disonore senza evitare la guerra

Come al solito mi ritrovo in pieno nell'analisi di Emanuele Ottolenghi, oggi su il Riformista, che si conclude così:
«La Siria sta cercando di mettere in ginocchio il governo libanese e al contempo manda un messaggio all'Occidente: il prezzo di una qualsiasi cooperazione siriana sull'Iraq - che James Baker si appresta probabilmente a raccomandare all'amministrazione Bush - è il Libano. Come nel 1989, chi sostiene un dialogo con la Siria dovrà pagare il quid pro quo in valuta libanese e sacrificare l'unico paese arabo che finora offriva una prospettiva - per quanto stentorea, fragile e incerta - di un processo democratico che sottraesse gli arabi dal tragico dilemma tra dittatura e guerra civile. Chi sostiene il dialogo con la Siria deve allora sapere questo: il prezzo sarà il Libano democratico.
(...)
Parlare con la Siria significa sostenere la morte del Libano. Sarebbe peggio che un sacrificio degli ideali democratici a favore di una cinica realpolitik. Significherebbe, come disse Churchill di fronte al sacrificio della Cecoslovacchia a Monaco, di scegliere il disonore invece della guerra, finendo poi con l'avere entrambi».
Ennio Di Nolfo si chiede come si spiega l'assassinio di Gemayel, così verosimilmente un atto ostile della Siria nei confronti del Governo Siniora e dell'Occidente, che lo sostiene, con la mossa diplomatica, apparentemente di apertura, della ripresa, dopo anni di rottura, di relazioni diplomatiche regolari con il governo iracheno eletto sotto il controllo delle forze americane.
«Una contraddizione o solo una copertura diplomatica rispetto al progetto più vasto, manifestato dal primo ministro iraniano, Ahmadinejad, di convocare una conferenza Iran-Iraq-Siria che anticipi le analoghe intenzioni manifestate da Bush e riprese, con accenti diversi, anche dalla diplomazia spagnola, francese e italiana?».
Probabile che in questi giorni Damasco ci abbia voluto far assaggiare la sua carota (la riapertura delle relazioni con Baghdad) e il suo bastone (l'assassinio di Gemayel).

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