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Wednesday, February 25, 2009

Meglio una legge incostituzionale che solo brutta

Qualcosa si sta muovendo nella maggioranza a proposito del ddl sul testamento biologico? Così farebbe pensare lo stop della Commissione Affari costituzionali del Senato, che avrebbe dovuto dare questo pomeriggio il proprio parere sul testo Calabrò, parere rinviato invece al pomeriggio di martedì prossimo. D'altra parte, l'incostituzionalità del ddl balza agli occhi e non pochi dubbi sarebbero stati sollevati in commissione non solo dall'opposizione ma anche da una parte della maggioranza. Il presidente della Commissione Igiene e Sanità, Tomassini, ha detto che comunque loro vanno avanti con l'esame degli emendamenti e che non si fermerebbero neanche di fronte a un eventuale parere negativo.

Ieri, parole di buon senso erano state pronunciate ai microfoni del Tg3 dal presidente della Commissione Antimafia, il democristiano doc Giuseppe Pisanu, che si rifiuta di votare una legge simile: «Con la pretesa di disciplinare per legge il fine vita, si afferma la forza dello Stato sul valore della persona umana. Ma questo è in contrasto con l'articolo 2 della Costituzione, che prevede il primato della persona sullo Stato... Secondo me non dovrebbe esserci alcuna legge. Ed in casi delicati, come quello di cui parliamo, dovrebbero essere affidati alla volontà del paziente, se è in grado di intendere e volere, oppure alla valutazione, in scienza e coscienza, dei parenti e del medico, come sempre è avvenuto».

Già, «come sempre è avvenuto», senza scandalo di nessuno finché la questione non è stata politicizzata. Anche Pisanu quindi si iscrive al partito "nessuna legge".

Ma non è il caso di illudersi troppo. Ormai il latte è versato. Hanno voluto così fortemente una legge entrambi i fronti che, come spesso accade, avremo comunque una cattiva legge, che limita drasticamente gli spazi di libertà che fino a ieri erano sicuramente esercitati e, dopo i casi Welby ed Englaro, anche garantiti.

A questo punto, meglio che la legge sia il più palesemente possibile incostituzionale. Il mio timore infatti è che qualche improvvido emendamento (come quelli davvero pessimi del Pd e di Rutelli) possa introdurre qualche eccezione o altra diavoleria che senza rendere la legge meno brutta, cattiva e illiberale di quella che è, la renda però passabile di fronte a un eventuale giudizio della Corte costituzionale. A proposito, mi sembra saggia la posizione di Beppino Englaro sul da farsi dopo l'approvazione della legge. Mi pare che sia stato lui il solo a suggerire di percorrere la via della Consulta prima di buttarsi sul referendum, che purtroppo è uno strumento reso inutilizzabile.

3 comments:

Anonymous said...

Voi liberali mi sembrate le correnti del pd, state a spaccare il pelo su questioni di principio, e intanto quelli ce lo mettono in quel posto, ecco spiegati i motivi della vostra estinzione. Contenti voi.

Anonymous said...

Posto che non potevi obiettivamente dare ragione ai "tuoi" ma non sia mai che concedi qualcosa agli "altri", ti sei inventato tifoso della terza via per salvare capre e cavoli. Mi sembri Capezzone quando in piena "sindrome da cane idrofobo" di Berlusconi sul caso Englaro si preoccupava di raccomandare a Veltroni di tenere i toni bassi, siete formidabili.

JimMomo said...

Accetto anche queste stupidità, ma non lascio passare che mi sarei "inventato tifoso della terza via".

La mia posizione è libertaria radicale non da oggi e da molto prima che si svegliassero autorevoli editorialisti.