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Wednesday, April 29, 2009

Il vero scandalo sono i giornalisti

Tra crisi economica, febbre suina e referendum elettorali, di che cosa ci hanno fatto parlare nelle ultime 24 ore i giornali? Di Veline. Le prime pagine e i siti internet dei principali quotidiani intasati da uno scandalo molto annunciato ma poco verificato: le liste del PdL per le elezioni europee piene di Veline. Ebbene, alla chiusura delle liste lo scandalo è svanito come una bolla di sapone e ciò che rischia di restare è un boomerang che si ritorcerà contro la sinistra.

Di tutte le Veline che avrebbero dovuto riempire in massa le liste del PdL, l'unica showgirl candidata è Barbara Matera. Saranno belle e raccomandate, forse il premier se le sarà anche portate a letto, ma di certo le tre candidate su cui in queste ore la stampa e la sinistra hanno alzato un polverone mediatico indegno non sono affatto scandalose. Si tratta di figure presentabilisssime, non solo per il loro aspetto fisico. Ecco a voi il «ciarpame», come le ha definite una evidentemente male-informata Veronica Lario. Lara Comi: laureata con lode in Economia e management delle imprese presso l'Università Cattolica di Milano; laurea specialistica in Economia dei mercati internazionali e nuove tecnologie presso l'Università Bocconi. Licia Ronzulli: caposala ed assistente di sala operatoria all'Ospedale Galeazzi di Milano.

Ripeto. Non so con quali criteri siano state scelte, né se sono all'altezza, questo lo giudicheranno gli elettori dopo la campagna elettorale. Quello che è certo è che non c'è nulla nelle loro biografie che possa far gridare allo scandalo.

Se dobbiamo metterla su questo piano, ha ragione Berlusconi: sono sotto gli occhi di tutti le persone «maleodoranti e malvestite che circolano nelle aule parlamentari candidate da certi partiti». Il bell'aspetto dà diritto a giudicare pregiudizialmente una donna come stupida e ignorante? Pare di sì, secondo alcuni. E scommetto che se avesse avuto il fisico di una modella la sottosegretaria Roccella sarebbe stata subissata di insulti per le figuracce che fa in aula (ma siccome è bruttina per qualcuno difenderla "fa gentlemen") e per i comunicati che da ogni parola trasudano ignoranza costituzionale.

Piuttosto, se davvero queste tre giovani candidate si dimostreranno all'altezza, sarà il Pd a doversi preoccupare di presentarsi con il grigiore di David Sassoli, di Luigi Berlinguer e di «vecchi arnesi» della politica che, come osserva Berlusconi, la sinistra «manda in pensione» in Europa per «liberare il campo in Italia».

Qualcosa mi dice che Lara Comi valga dieci volte un Sassoli o un Berlinguer. E comunque ci risiamo: Berlusconi presenta volti freschi, il Pd il lesso misto.

Lo scandalo vero è come certi "autorevoli" giornali siano riusciti a bloccare per un giorno intero la politica italiana su questa bufala. Tra l'altro, se scandalo doveva esserci, doveva riguardare il fastidioso fenomeno dei giornalisti-candidati. Da Santoro alla Gruber, da Badaloni a Marrazzo, alla lista oggi si aggiunge David Sassoli. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, naturalmente, e passiamo sopra all'opportunismo di chi sfrutta la propria notorietà di mezzobusto televisivo (e la credibilità che gli conferisce anche la testata in cui lavora). Però queste candidature - e soprattutto il passaggio lampo dal video alla politica - sollevano più di qualche dubbio sulla professionalità del giornalista e non fanno onore alla professione in generale. L'Ordine, se a qualcosa serve, dovrebbe preoccuparsene. Ne faccio qui una questione solo di tempi: è professionalmente corretto candidarsi alle elezioni quando solo pochi giorni prima si compariva sugli schermi della tv pubblica come inviato nelle zone terremotate dell'Abruzzo?

8 comments:

Anonymous said...

Però questo suo post mi pare veramente ingiusto nei confronti di tutte quelle persone oneste e corrette, e ce ne sono, che verranno comunque candidate tra le file del Partito Democratico, come ce ne saranno anche nel Popolo delle Libertà, questo non voglio metterlo in discussione. Mi pare che per dare contro a priori al Partito Democratico lei faccia un po' la fine di quel giornalismo fazioso e tendezioso che vorrebbe invece denunciare, contribuendo, esattamente come gli antiberlusconiani, a creare leggende nere attorno a questo o a quel partito, esagerando conclusioni, facendo di tutta l'erba un fascio. Mi scusi se sono stato un po' brusco, ma mi sento direttamente chiamato in causa da uomo onesto e corretto che ha deciso di lavorare per il progetto del Partito Democratico.

Giacomo Fadda

Anonymous said...

Facce nuove come Clemente Mastella e Iva Zanicchi? Andiamo Jimmomo, lo sa bene anche lei che i listoni elettorali sono sempre stati un pentolone di interessi più o meno chiari e più o meno nobili, il vero scandalo casomai è lei che insiste in questa sua opera di faziosa pedanteria a senso unico.

Anonymous said...

beh, jim, che ci vuoi fare?

non sanno come minare l'avanzata del berlusca e s'attaccano a tutto.

giuste le tue segnalazioni sui "liberi" giornalisti in lizza...cadute nell'oblio dei peli di figa.

ma credi che a qualcuno sarebbe convenuto...non parlare di veline e simila?

chi si sarebbe potuto prendere la briga, ad esempio, di parlare di un antisemita candidato ( vattimo ) e di una filoterrorista islamica ( sgrena )???

cose da pazzi, ancor più quando mi fermo a considerare che tutto questo "scandalo" suscitato dall'inverosimile candidatura della "figa"...non s'è avuto quando addirittura un "trans-velino", tal vladimir luxuria, è stato candidato - ed eletto- al parlamento italiano.

comunque, dio o chi per lui, benedica tutti i vladimir e tutte le veline.

non potrei vivere senza figa, anche transgender...

stanno alla frutta, i bacchettoni di sinistra.

io ero tzunami

JimMomo said...

a Giacomo: non nego che tra le file del Partito Democratico ci possano essere candidati validi e competenti. Pare però che i frontmen saranno Sassoli e Berlinguer. Tutto qui. Poi questo - e rispondo anche al solito anonimo - voleva essere un post su uno scandalo che non c'era e che ben descrive chi l'ha aizzato e cavalcato, non certo per sostenere che il listone del PdL sia perfetto.

Su questo ho le idee molto chiare: senza uninominale secco non abbiamo speranze in Italia di vedere candidati presentabili. Con il proporzionale si votano i partiti. I nomi in lista non contano nulla e il valore medio (medio!) dei candidati è pessimo, a destra come a sinistra. Volevo solo dire che il bue eviti di dire cornuto all'asino, perché lavorando sul Parlamento di scandali ne conosco parecchi e non sono veline.

Alexis said...

L'uninominale secco però corredato dalle primarie per la scelta dei candidati, altrimenti...

Anonymous said...

Pensa che stamattina la Armeni, ospite di uma trasmissione radiofonica, insisteva nel chiamare le canditate pdl "le tre veline", quando, esclusa la Matera, le altre due non hai mai messo piede in uno studio tv.

Aggiungo che nelle stesse ore in cui questa boiata riempiva le prime pagine dei giornali, in Campania venivano pesantemente colpiti il pd e la giunta Bassolino con arresti e denunce. Nessuno se ne è accorto.

Anonymous said...

"senza uninominale secco non abbiamo speranze in Italia di vedere candidati presentabili. Con il proporzionale si votano i partiti. I nomi in lista non contano nulla e il valore medio (medio!) dei candidati è pessimo, a destra come a sinistra"

Benissimo, allora lo diciamo che sta per uscire dal Referendum una mostruosità che creerà il monopolio dello stato di fatto nella politica italiana?

S.

patrizia said...

Se il livello del dibatto politico è se sia buona cosa che il tenutario di un harem candidi le sue preferite e le sistemi a spese dei contribuenti e se esite qualcuno che come lei, o il suo "Velinonunceprovà", argomenta per sostenere l'indifendibile attaccandosi a maleodoranti (quelle sì) stronzate, allora non resta che rimpiangere i bei tempi di Caligola.

Patrizia