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Tuesday, November 02, 2010

Procure scatenate e gioco di squadra

Milano di nuovo all'attacco, Palermo che scalda i motori su un "giro di escort". Ed è sintomatico che sul caso Ruby si sia avventata la toga super-rossa Boccassini, che coordina la Dda (antimafia) del capoluogo lombardo, ma evidentemente trova il tempo (interrogatori anche il giorno di Ognissanti) di occuparsi di minori e prostituzione. Ma sintomatico del suo movente politico è soprattutto come è arrivata a mettere le mani sull'inchiesta: il reato ipotizzato nel fascicolo - favoreggiamento della prostituzione minorile - esula infatti dall'antimafia. Ma il pm assegnatario del fascicolo dal 2009 è stato promosso - guarda caso solo pochi giorni fa, il 28 ottobre - al pool antimafia, e la regola a Milano vuole che i pm che cambiano dipartimento portino con sé le loro inchieste, e che a sovrintenderle sia, dunque, il nuovo capo.

Il caso Ruby è molto poco chiaro, ma trapelano i tipici contorni del caso gonfiato ad arte per essere mediatizzato e usato politicamente. Inutile addentrarsi nei meandri dell'inchiesta, a partire dal fermo della ragazza, sembra per furto (accusa però formalizzata solo pochi giorni fa, e secondo alcuni mai), anche se ha rischiato di essere spedita in comunità in quanto minorenne senza documenti. Sul premier non c'è l'ombra di un reato, e questa volta, diversamente dal caso Noemi, nessuno lo accusa esplicitamente di un rapporto sessuale con una minorenne (dal momento che Ruby ha subito smentito), e nonostante la sua telefonata alla questura il caso Ruby venne trattato nel rispetto delle procedure, come conferma lo stesso procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, certo non un "berlusconiano". Lo scopo, però, mediaticamente parlando è già raggiunto: alludere e "mascariare".

Come già accaduto diverse volte, tutto sembra destinato a sgonfiarsi e a rivelarsi per quello che è: un caso puramente mediatico per armare il grilletto di Fini, in quello che sembra un perfetto gioco di squadra, tacito o meno importa poco, con le procure. "Dài, Gianfranco, cosa ti serve ancora per battere questo calcio di rigore?" Peccato che una volta segnato il gol, coloro lo hanno spinto sul dischetto saranno gli stessi che lo relegheranno in panchina.

Sia pure effimero dal punto di vista giudiziario, non è detto quindi che il caso sia privo di conseguenze politiche, dal logoramento ulteriore alla caduta del governo. Ancora una volta, infatti, Fini ha scelto di cavalcare la vicenda. Con gran faccia tosta chiede le dimissioni del premier, pur essendo a sua volta in una condizione non irreprensibile, per aver introdotto in Rai la sua personale parentopoli, e visto che nelle stesse carte con le quali i giudici romani chiedono per lui l'archiviazione sul caso Montecarlo, si rileva tuttavia che sotto il contratto d'affitto le firme del locatore e del locatario «appaiono identiche» e Fini stesso aveva promesso di dimettersi se fosse stato dimostrato che il cognato è il vero proprietario dell'immobile.
«Il contratto di locazione intervenuto tra il locatore Timara Ltd, priva della indicazione della persona fisica che la rappresentava, e il locatario Giancarlo Tulliani reca sotto le diciture "locatore" e "locatario" due firme che appaiono identiche, così come quelle apposte sulla clausola integrativa recante la data 24/2/2009, allegata al contratto».
Il gioco è fin troppo scoperto: prima si aziona la macchina del fango, poi si accusa il premier di non volersi occupare dei problemi "reali" della gente. Ma se le sorti politiche del Paese sembrano dipendere da una minorenne marocchina, è difficile credere che sia per uno strano impulso di Berlusconi ad autosputtanarsi. I finiani invocano l'apertura di una nuova fase ma al contempo la sabotano, spalleggiati dalle, anzi spalleggiando le procure.

Ed è significativo che i nuovi siluri mediatico-giudiziari siano stati lanciati proprio nel momento in cui il governo tentava di rilanciare la propria azione, e tentava di puntellare, a partire dalla giustizia, la fragile tregua con i finiani. Ma Fini ha subito colto la palla al balzo per romperla, a dimostrazione che non ci sbagliavamo nel reputare il logoramento e l'abbattimento del Cav. l'unico reale obiettivo di Fini, e quindi impossibile qualsiasi compromesso, o modus vivendi tra i due - come invece sostenevano molte "colombe" intorno al premier, Il Foglio tra questi.

Né è un caso che accerchiamento giudiziario e macchina del fango si siano rimessi in moto non appena si è cominciato a mettere nero su bianco la riforma della giustizia. Se vivessimo in un Paese normale, ci si chiederebbe come mai certe procure non si fanno mai venire qualche sospetto prima di dare credito alle accuse dei mafiosi contro i poliziotti che li hanno arrestati (il maresciallo Lombardo, il tenente Canale, il colonnello Meli, il generale Mori: tutti assolti); se vivessimo in un Paese normale, ci si chiederebbe se i fallimenti continui e clamorosi di certe procure, perse in una perenne quanto sterile caccia al fantomatico "livello politico" (che prima faceva rima con Andreotti e dal 1994 fa rima con Berlusconi), non favoriscano oggettivamente la mafia. Se vivessimo in un Paese normale, su tutto questo, sul perché certe procure sembrano un po' troppo "vittime" dei depistaggi politici dei pentiti, si aprirebbe davvero una commissione parlamentare d'inchiesta.

I giornali sentono per l'ennesima volta l'odore del "sangue" politico di Berlusconi, zaffate che arrivano fin dentro i palazzi romani. E' possibile che Berlusconi cada, ma primo, i finiani dovranno votargli contro in Parlamento assumendosene la responsabilità; secondo, il caso Ruby prima o poi si smonterà; terzo, sia nel caso di ribaltone, che di elezioni anticipate, battere il Cav. nelle urne sarà molto più dura che "abbatterlo".

UPDATE
La versione di Ruby al settimanale Oggi: nessuno sapeva che fosse minorenne; una sola volta dal premier, ma niente sesso, "solo" un regalo di 7 mila euro; il "bunga bunga"? solo la vecchia barzelletta; quando Berlusconi ha saputo che era minorenne, «mi ha detto che non voleva più sentirmi»; uscita dalla questura, Berlusconi «mi ha detto che non voleva più vedermi»; da quel 27 maggio interrogata dai pm per ben 23 volte (!), non sul presunto furto ma «solo su Silvio». Uno zelo degno di miglior causa.

23 comments:

Domiziano Galia said...

Il fatto che non sia un reato nulla toglie che non sia un comportamento, se non grave, assolutamente inopportuno.
Per riprendere le tue parole, se vivessimo in un paese normale, il capo dell'esecutivo si sarebbe dimesso per molto meno e molto prima.
Che abbia telefonato in questura è un fatto, non un'illazione, che abbia mentito sulla parentela della giovane altrettanto, mentre sui motivi non possiamo che ipotizzare, già che la sua spiegazione di essere un uomo di cuore non è una spiegazione.
Così come con quale autorità abbia inviato un consigliere regionale (che risponde al popolo, non al Presidente del Consiglio) a prendere in affidamento una minore, salvo poi disfarsene fuori dalla questura. Questo sì, se non reato, è sicuramente un illecito.

E non capisco questo tuo appiattirti sulle posizione di un Giornale qualsiasi. Ti capirei, viste le tue posizioni, se Berlusconi fosse un grande riformatore liberale, il cui lavoro venga costantemente minato dai poteri forti conservatori. Ma gli unici interessi liberali di Berlusconi sono i propri. Poi, per amor di ragione di stato, io gli darei anche l'immunità totale a vita, se servisse a toglierci dal pantano del suo scontro con la magistratura.

Non che a sinistra la situazione sia più rosea, ma l'unico straccio di tentata liberalizzazione l'ha fatta Bersani, non Berlusconi.

Anonymous said...

E già...se vivessimo in un paese normale non staremmo certo qui a discutere dei guai e dei vizi di Berlusconi, semplicemente perchè uno come Berlusconi sarebbe soltanto un uomo molto ricco e molto corrotto, un personaggio pubblico sicuramente(nel senso di notorietà), ma non certo in possesso di una carica pubblica così importante.
Ma non ne ha già abbastanza di avvocati Berlusconi, addirittura anche dentro al parlamento (che lavorano per lui invece che per noi) senza bisogno che ti ci metta anche tu a lanciare arringhe sconclusionate?!

Cachorro Quente said...

Scusa ma sei incredibile.

Per. Piacere.

Il capo del governo (quello della "tolleranza zero") chiama in una questura per far rilasciare una minorenne straniera senza permesso di soggiorno che avrebbe dovuto venire portata in comunità, raccontando una balla stratosferica, e affidandola a una sua protetta 25enne che a sua volta l'ha piazzata da un'amica brasiliana non propriamente qualificata per la tutela di un minore problematico.

"Aspetti poco chiari" tua nonna.

Ah, aspetta: "è difficile credere che sia per uno strano impulso di Berlusconi ad autosputtanarsi"

Ben lungi da Berlusconi questo strano impulso, difatti: http://tv.repubblica.it/politica/meglio-appassionati-delle-belle-ragazze-che-gay/55757?video

Cioè, al di là di tutto, uno che chiama IN PERSONA in questura per un caso del genere, forse il problema di sputtanarsi non se lo pone proprio?

A uno così non gli affiderei neanche la mia bicicletta, figuriamoci il mio paese.

(però Fini deve dimettersi, mi raccomando)

Anonymous said...

e dire che il grande MITO DELLA SINISTRA ...ERA UN PUTTANIERE DA PRIMATO ...
.
si chiamava J.F.KENNEDY .....
.
questa sinistra allo sbando oramai è piu' ridicola che ripugnante.

JimMomo said...

Innanzitutto, Domiziano, alcune delle cose che scrivi sono inesatte, perché non c'è stato alcun "affidamento" (che viene disposto dal tribunale) e nessuna menzogna sulla parentela della ragazza (almeno non da parte di Berlusconi). Quindi, non berti tutte le cazzate che vengono scritte. Che abbia telefonato in questura è senz'altro gesto inopportuno, ma scandaloso come intimare a un dirigente Rai di favorire i propri parenti, come regalare una casa del proprio partito al proprio cognato, e come tante altre telefonate che tutti i politici fanno (dai giudici costituzionali agli ultimi uscieri), ma di cui naturalmente la Boccassini non corre ad occuparsi.

Vedremo come si concluderà l'inchiesta, ma visti i precedenti azzardo: si sgonfierà. Berlusconi avrà evitato a una ragazza colpevole solo di condurre una vita che scandalizza solo i bacchettoni una notte in questura o qualche giorno in comunità. E la sua inopportuna telefonata non apparirà peggiore delle tante che arrivano per cancellare le multe del figlio di questo o quell'onorevole.

Detto questo, a me del merito non m'importa, perché la mia lettura è politica: non è che l'ultimo capitolo - in ordine di tempo - dell'accanimento giudiziario contro Berlusconi. E che dalla corruzione alla mafia si sia finiti a Ruby, la dice lunga: non sanno più che inventarsi per farlo fuori.

Cachorro Quente said...

"e nessuna menzogna sulla parentela della ragazza (almeno non da parte di Berlusconi)."

In base a cosa lo dici? L'informazione che Karima era la parente di Mubarak arriva al funzionario della questura non dalla ragazza stessa, ma da Berlusconi stesso. Berlusconi da parte sua conosceva benissimo il background familiare non proprio glamour di Karima (tanto che si giustifica dicendo che lei gli aveva raccontato la sua triste storia), e quindi la balla origina da lui.

"E la sua inopportuna telefonata non apparirà peggiore delle tante che arrivano per cancellare le multe del figlio di questo o quell'onorevole."

E con questo spirito che il nostro è diventato un grande paese.

"Berlusconi avrà evitato a una ragazza colpevole solo di condurre una vita che scandalizza solo i bacchettoni una notte in questura o qualche giorno in comunità."

Questo detto da chi appoggia la maggioranza dei Gentilini e dei Giovanardi.
Cosa vuoi che sia, una diciassettenne senza permesso di soggiorno che vive di espedienti. Il futuro che mi auguro per mia figlia.

"Che abbia telefonato in questura è senz'altro gesto inopportuno, ma scandaloso (...) come regalare una casa del proprio partito al proprio cognato"

Però Fini deve dimettersi (http://jimmomo.blogspot.com/2010/11/cosa-aspetta-fini.html), e invece Berlusconi no.
Sono confuso.

"dalla corruzione alla mafia si sia finiti a Ruby"

Difatti il caso Mills, il caso Previti e il caso Dell'Utri si possono considerare chiusi senza che la reputazione di Berlusconi ne sia stata adombrata.

"Vedremo come si concluderà l'inchiesta, ma visti i precedenti azzardo: si sgonfierà."

L'inchiesta è irrilevante. I fatti sono ormai noti, e sono scandalosi.

JimMomo said...

Ho sempre sostenuto che Fini dovesse dimettersi perché il suo ruolo politico incompatibile con quello neutrale di presidente della Camera. E' lui che aveva promesso che si sarebbe dimesso, se fosse emerso il cognato quale reale proprietario della casa di Montecarlo.

GG said...

ecco, non sarebbe il caso che anche Berlusconi promettesse le dimissioni nel caso emergesse che avesse compiuto pressioni sulle forze dell'ordine per garantire condizioni di rilascio "privilegiate" rispetto a minorenni extracomunitarie senza permesso di soggiorno diverse da una sua "protetta"?
Chiedo, perchè io non ho simpatia alcuna per Fini di per sè, ma a me pare che ieri abbia detto nient'altro che questo... o sbaglio?

JimMomo said...

"La fase conclusiva della procedura di indentificazione, fotosegnalamento e affidamento della minore è stata operata correttamente. Non sono previsti ulteriori accertamenti sul punto". E se lo afferma il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, certo non un "berlusconiano", c'è da credergli.

Cachorro Quente said...

Quindi il comportamento della Questura sarebbe stato lo stesso se Berlusconi non avesse chiamato dicendo di affidare la tipa alla Minetti perchè era la nipote di Mubarak.

"La fase conclusiva della procedura di indentificazione, fotosegnalamento e affidamento..."

Ma non avevi detto che non c'era stato nessun affidamento?

E comunque: tu hai detto che l'atto di Berlusconi è stato scandaloso come quello di Fini. Su cui però hai scritto ventiseimila post, mentre la storia di Ruby è una bolla mediatica che si sgonfierà.

JimMomo said...

Non è stato un affidamento come si intende nel senso comune questo termine, non fingere di non capire. Per l'affidamento ci vogliono mesi e deve pronunciarsi un tribunale.

Su cosa sia scandaloso o no, evidentemente devo migliorare il mio sarcasmo.

Cachorro Quente said...

P.S. sull'update: se consideri Karima credibile, allora lo è anche quando dice: "Appena la Minetti è arrivata tutto si è sbloccato. Una funzionaria ha detto che dovevano lasciarmi andare, che ero la nipote di Mubarak e sono andata via con Michelle e Nicole. Quando siamo uscite dalla Questura, Nicole mi ha detto che l’aiuto era arrivato da Silvio. Poi me lo ha passato al telefono e lui mi ha detto che non voleva più vedermi. La Minetti mi disse che ero incosciente e mi invitò a farmi la mia vita»."

Quindi la storia di Mubarak è frutto della fantasia di Berlusconi, contrariamente a quello che hai detto su non so bene che basi.

Ritenendo il racconto veritiero, il quadro è il seguente: la Minetti chiama Berlusconi, e lui (senza informarsi, a sua detta, dei motivi per cui Karima era stata fermata) chiama il funzionario della questura dicendo che bisogna affidarla alla suddetta Minetti e che è la nipote del presidente egiziano. Tutto questo per una persona che ha visto una sola volta, ad una serata innocente in casa sua. Fermo restando la gravità dell'abuso di potere di Berlusconi, qua o c'è una persona con delirio di onnipotenza, o più persone che raccontano balle.

Cachorro Quente said...

"Per l'affidamento ci vogliono mesi e deve pronunciarsi un tribunale."

Potrei sbagliarmi, ma quello si chiama affido. Affidamento è un termine che è stato usato anche dal procuratore, e che dunque mi pare corretto.

Anonymous said...

La verità è che questo signore doveva dimettersi dalla politica tout court già diversi anni fa. Ha corrotto un giudice e si è comprato un processo. Tutto il resto è accademia.

Anonymous said...

Però cosa stiamo a parlare di merito e meritocrazia se poi basta essere belle, giovani e avere le gambe lunghe per salvarsi la buccia in caso di bisogno e ottenere anche qualche regalino extra? E' tutta una contraddizione, non regge più il giochino. Mi dispiace ma io sono schifato.

Federico, un omonimo

JimMomo said...

"basta essere belle, giovani e avere le gambe lunghe"
Caro mio omonimo, ti capisco, ma dove vivi? Guardati intorno. Nessuna "regola" potrà mai i piccoli-grandi vantaggi di un aspetto attraente.
Vale per uomini e donne, in tutte le circostanze, da una fila alla posta ad un esame universitario. E' la vita...

Anonymous said...

è la vita in italia (quello che altrove sono episodi isolati qui è sistema generalizzato), purtroppo sono i commenti come il tuo che fanno capire quanto stiamo tocando il fondo, quando nessuno si indigna più...
cmq non credo in fini ma soprattutto non credo più in berlusconi, penso che sia la peggiore scelta che un elettore possa fare, dargli ancora voti a parar mio equivarrebbe solo ad allungarne l'agonia politica, sinceramente mi sorprendo di come te ed altri (che non siete di certo la massa di elettori che vota in massa al grido di viva la fica) continuiate a dargli fiducia, nel caso probabile che rivinca le elezioni spero sinceramente che sia io e non voi a sbagliarmi

ciao

marco

Anonymous said...

Hey, Jim Momo, guarda che ormai siete rimasti, tu, qualche cortigiana e qualche buffone di corte a difendere l'indifendibile. E' ora che Berlusconi se ne torni a casa. A tutti i costi!

Anonymous said...

a tutti i costi? ecco la frase che ci si aspetta, purtoppo, da gente come voi, che non volete capire che la democrazia vale sempre e che seppure, come è vero, Berlusconi è stracotto là continua a stare perché la vostra sinistra non esiste, non conta, non vale e soprattutto non attrae. e la colpa è vostra, del nocciolo duro, che quando potete scegliere scegliete sempre i peggiori: come ora il risibile Vendola. a tutti i costi? allora vediamoli, sti costi, valoroso resistente da blog

VV

Anonymous said...

cioè o si è berluscones o si è di sinistra? non sminuire cosi la nostra italia, di persone di destra più brave a governare questo paese ce ne sarebbero eccome (e non parlo certo di Fini), forse sarebbe più difficile vincer le elezioni senza l'aiuto mediatico/finanziario che ha B. ma basta con questo idolatrismo basato su o Berlusca o nulla e chi non è daccordo è un comunista invidioso. quelli che ci perdono non è solo l'opposizione ma l'italia tutta, compreso chi ha votato la maggioranza aspettando miglioramenti che non avverranno mai

marco
(uno che il partito più a sinistra che ha votato son stati i radicali)

Anonymous said...

Beh, visto che invece con "gente come te" tocca tradurre anche le cose più semplici e banali (poi ci si domanada come fa Berlusconi ad avere consenso...):
"A tutti i costi" vuol dire quello che purtroppo sta succedendo ora, cioè mettere in piazza la miseria umana e morale dell'imperatore: non è un bello spettacolo, ma se serve allo scopo...

Anonymous said...

Scusa, avevo sbagliato io, certo. Il fatto è che non avevo valutato la caratura dell'interlocutore. Serve allo scopo? Vediamo...

VV

Cachorro Quente said...

Dopo aver dato la colpa alle procure e ai giornalisti, ora Berlusconi dice che c'è la mafia dietro alla D'Addario, a Ruby e compagnia cantante.
Non si rende conto che in questo modo espone l'irresponsabilità della sua condotta privata, che lo mette in balìa di chiunque (visto che, evidentemente, basta la raccomandazione della Minetti per entrare alle feste in casa sua...)