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Il Foglio ha scovato la «Coscioni d'America», che però è contrarissima alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. E' Joni Eareckson Tada, tetraplegica dall'età di 17 anni, una «cristiana rinata», una «star nel mondo cristiano americano», che dice: «Perché dovremmo fornire quel poco e prezioso denaro che c'è a una ricerca che è incerta, speculativa, carica di problemi sociali e moralmente abominevole?».
Giuliano Ferrara crede di aver fatto una furbata ("Vedete? Non tutti i malati sono a favore!"). Ma siamo sempre lì, nessuno vorrebbe obbligare Joni a servirsi dei risultati della ricerca su ciò che lei considera avere un'anima umana. Perché però impedire di servirsene anche a chi non ha la sua fede? Questo è il problema.
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